“Il coraggio facile e’ quello del dire bisogna fare di piu’ non bisogna temere di fare di piu’. Tutto questo pero’ e’ molto retorico e bisogna stare attenti ad evitare che il coraggio troppo facile non significhi poi coraggio poco responsabile”. Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in una video-intervista al convegno dei giovani industriali di Confindustria.

“Ho usato un’espressione rivolgendomi qualche giorno fa ai Cavalieri del lavoro – ha proseguito Napolitano – ho detto innanzi alla legge di stabilita’ occorre un atteggiamento critico quanto si voglia ma che sia sostenibilmente propositivo e consapevole di vincoli e condizionamenti oggettivi che non si possono aggirare. Perche’ quella – ha osservato – non sarebbe una prova di coraggio ma una prova di incoscienza”. Per il capo dello Stato “la questione non e’ tanto di vedere quanto si sia stanziato o se si dovesse o potesse stanziare di piu’ per ridurre il prelievo fiscale sulle imprese o sul lavoro. Il problema e’ di vedere nell’insieme su quali risorse possiamo contare seriamente senza inventarci delle coperture fasulle sulla spesa dello Stato”. Napolitano ritiene che sia necessario “spostare l’accento” sulla crescita ma mantenendo alta l’attenzione ai conti pubblici. “Se abbiamo avuto come prima risposta alle notizie sulla nuova Legge di Stabilita’ una notevole caduta dello spread – ha osservato Napolitano – e’ una conferma che bisogna spostare l’accento rispetto alle politiche degli anni scorsi in Italia e in Europa assai piu’ sulla crescita, ma bisogna farlo non pensando che non esista piu’ il problema del consolidamento delle finanze pubbliche”. “Bisogna in primo luogo che tutte le forze sociali, culturali, politiche del Paese sappiano di avere questo dovere di dare fiducia in un’Italia che torni a crescere nel Nord e nel Sud perche’ se crescesse solo al Nord l’Italia non andrebbe troppo avanti”, ha aggiunto il capo dello Stato, che si e’ detto convinto che l’Italia riuscira’ a superare anche questo momento. “La ricorrenza dei 150 della nascita dello Stato unitario – ha osservato Napolitano – e’ veramente servita a suscitare un moto di fiducia, non bisogna disperderlo e bisogna sapere che abbiamo superato, questo lo possono dire persone della mia generazione, momenti terribili, molto piu’ complessi e drammatici di questo attuale e supereremo anche questo per ridare all’Italia quella capacita’ anche di sviluppo industriale, non solo economico in senso generale o generico, che h fatto del nostro Paese uno dei Paesi piu’ avanzati industrialmente nel giro di non molto, tra gli anni ciquanta e sessanta”. E’ necessario inoltre vedere “come meglio configurare un’operazione di smantellamento di questa specie di corsa a ostacoli con cui debbono fare i conti i giovani e non solo i giovani che vogliono fare impresa”, ha concluso il presidente della Repubblica.

 

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