CASERTA – Nonostante gli inviti ad abbassare i toni continua lo scambio di accuse tra le varie anime che si contendono la guida del Partito democratico casertano. L’ennesima denuncia di presunte scorrettezze arriva da Arcangelo Correra, presidente provinciale in carica del partito casertano.

“Episodio che non mi lascia dormire! -scrive su facebook – Nella serata, oramai di ieri, arrivando sulla sede del PD di Caserta, credendo di dover partecipare nella qualita’ di presidente del partito provinciale, ad una riunione della commissione provinciale per il congresso, notavo che la maggior parte dei componenti non era presente, che vi erano solo alcuni e che senza alcuna autorizzazione un componente della commissione e un dirigente politico vicini alla lista del candidato Vitale, aprivano un armadietto che conteneva tutti gli atti della commissione compreso le liste dei candidati e le relative accettazioni e si appartavano in una stanza del partito. Visto l’episodio rappresentavo il mio dissenso in quanto non previsto dal regolamento e mi allontanavo velocemente. Cosa abbiano fatto dopo non e’ a mia conoscenza. certamente e’ accaduto qualcosa di grave stasera e penso: e’ questo il partito democratico che vogliamo?”.

Alla denuncia di Correra fa eco lo stato di Nicola Caputo: “Alla faccia della correttezza e della legalità… Se fosse confermato ciò che è stato rappresentato ieri dal presidente dell’assemblea Arcangelo Correra ci troveremmo di fronte ad un atto gravissimo che getta ombre e discredito su tutto il partito casertano. Se questo è il modo di procedere di alcuni dirigenti del nostro partito non potremo mai avere confronti democratici e leali…”

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