ACERRA – Si è svolta questa mattina l’audizione del Sindaco di Acerra, Raffaele Lettieri, insieme agli altri primi cittadini della zona, dinanzi ai Senatori della Commissione Ambiente del Senato in visita a Caivano presso la Tenenza dei Carabinieri. Il primo cittadino di Acerra ha presentato ai Senatori della Commissione un dossier completo e consegnato loro una relazione sulla questione delle criticità ambientali del territorio, rispondendo anche alle numerose domande conoscitive avanzate dai Senatori. Di seguito una sintesi della relazione che è stata presentata questa mattina.
Ill.mi Sigg. Senatori della Repubblica,
quale Sindaco del Comune di Acerra porgo un deferente saluto e sentiti ringraziamenti per la sensibilità che codesta Commissione ha voluto riservare alle nostre comunità, ad un territorio così maltrattato nelle sue matrici ambientali.
Il futuro dei nostri territori e delle nostre popolazioni oggi marcia di pari passo con le decisioni che il Governo, il Parlamento italiano e la Politica assumeranno nelle prossime settimane.
Il disastro ambientale ed economico che le nostre terre stanno subendo, pone cittadini e amministratori di fronte al problema della bonifica e della tutela della salute e chiede a tutti noi il coraggio delle scelte e assunzioni di responsabilità. Occorre che incontri come quelli di oggi non si risolvano solamente con visite nei nostri territori per rendersi conto dei danni che hanno subito e subiscono ogni giorno.
Vogliamo avere fiducia che quanto non è stato fatto finora venga fatto subito, e per questo motivo sono chiamato dal mio ruolo a sottoporre alle SS.LL. alcune considerazioni, accompagnate dalle pressanti richieste che i cittadini di Acerra e gli agricoltori locali mi trasmettono e mi hanno trasmesso in tutti questi anni come loro amministratore, confidando che quanto sto per illustrare possa essere finalmente accolto in tempi rapidi.
Sulle questioni ambientali che gravano il nostro territorio, è stato perso fin troppo tempo. Ora servono risposte.
Le possibili reazioni agli interrogativi, la via da percorrere per provare a dare speranza per il futuro a quella che oramai è conosciuta come “Terra dei Fuochi”, vengono indicate in alcuni atti di assoluta necessità: occorre innanzitutto fare un monitoraggio urgente dell’intero territorio campano ed individuare i siti in cui sono stati sversati i rifiuti pericolosi per la nostra salute. Una volta individuati tali siti, procedere dove è possibile alla bonifica dei terreni e dove invece, non fosse possibile, destinare i terreni inquinati alla coltivazione di colture no food. Interventi che non possono essere realizzati, se non affiancati, da un’analisi completa e dettagliata del nostro vasto territorio. Potrebbero anche rivelarsi utili adeguati sistemi di sorveglianza nel settore sanitario e registri di mortalità. Tutto questo consentirebbe di fornire un contributo positivo e propositivo, teso a trovare le soluzioni utili a risanare quella parte di territorio che, a torto, qualcuno considera perduta. Quest’ultima, invece, potrebbe fungere da laboratorio ideale per costruire il rilancio della cultura della legalità, del lavoro e dell’economia di questa regione, trasformando la brutalità del danno ambientale subito nella migliore opportunità di crescita e di riscatto di una comunità capace anche di affrancarsi dagli stereotipi che a volte i media vogliono imporle. Occorre pertanto certificare la qualità dei terreni e delle produzioni agricole campane e tenere distinta la problematica degli interramenti di rifiuti tossici dall’agricoltura sana e di qualità che va valorizzata.
L’allarmismo sulla sicurezza e salubrità dei prodotti ortofrutticoli coltivati in Campania, ed in particolar modo nella provincia di Napoli e Caserta, che si è determinato nelle scorse settimane, pone tutti noi di fronte alla necessità di ripristinare una corretta informazione circa la sussistenza di una problematica di natura e di circoscriverla alle zone effettivamente interessate. E’ assolutamente fondamentale frenare ingiustificati allarmismi che stanno mettendo in ginocchio tutto il settore agroalimentare e, nel contempo, garantire la mappatura dei territori, la tracciabilità dei prodotti e la loro sicurezza. La priorità è il recupero della credibilità attraverso la tracciabilità dei prodotti agricoli, per far fronte alla esplosione di una bomba mediatica che mette in discussione qualunque cosa.
Oggi più che mai, accanto all’emergenza ambientale, occorre affrontare gli aspetti economici della crisi che il comparto agricolo sta vivendo sul nostro territorio. Desidero mettere le SS.LL. a conoscenza che il nostro settore agricolo è in uno stato di crisi economica strutturale ormai irreversibile. Si registrano già forti segnali di contrazione nelle vendite in un settore di eccellenza, con un indotto economico ed occupazionale fortissimo che va tutelato, anche con la convocazione, al più presto, di un tavolo presso il Ministero delle Politiche Agricole che veda protagonisti i settori in crisi. Si tratterebbe di un segnale per individuare le modalità e le soluzioni immediate per sostenere il comparto agricolo, in attesa che possano finalmente partire le bonifiche dei territori inquinati.
E a tal proposito, come primo cittadino di Acerra, ritengo sia necessario scongiurare strumentalizzazioni, per non minare l’eccellenza dei prodotti agricoli di un territorio di 54 chilometri quadrati, di cui 35 chilometri quadrati destinati alla coltivazione della terra; di un mercato dai grandi fatturati, dove sono stati fatti enormi investimenti in qualità e standard di tracciabilità; di un settore strategico, che rappresenta un elemento di distinzione per la nostra economia agricola, in cui sono inquadrate circa 1500 famiglie. Non permetteremo che si boicotti questo segmento strategico per l’economia locale. Auspico un intervento immediato delle SS.LL. per evitare di affossare definitivamente la nostra agricoltura.
Come si è letto, e come si potrà fare ancora dal dossier che allego, contenente gli atti e le richieste portati avanti dal Comune di Acerra in questi ultimi anni, sollecitiamo l’intervento urgente delle autorità preposte per rendere noti i siti inquinati delle nostre terre a tutela del territorio e della salute pubblica. Chiediamo interventi per tutelare e salvare la terra, le falde acquifere e le coltivazioni sane, e l’avvio in tempi brevissimi di azioni di bonifica. Le richieste sono sempre le stesse: attenzione, interventi immediati, verità e giustizia.
Sono certo che troveremo nelle SS.LL. le giuste risposte per celebrare finalmente il lavoro di chi combatte tutti i giorni perché crede veramente ad un Italia diversa.