“Non cambia nulla dal punto di vista sostanziale. Purtroppo, ci sono persone abituate a commentare, e confuse indiscrezioni di stampa, senza conoscere gli atti e si fanno analisi politiche di convenienza. Io ho preferito aspettare che Sua Eccellenza il Prefetto di Salerno, che voglio ringraziare per la consueta correttezza e puntualità, mi notificasse il decreto del Presidente della Repubblica che scioglie il Consiglio Provinciale di Salerno ai sensi dell’art. 53 del Testo Unico degli Enti Locali e che comporta la proroga delle funzioni del presidente in carica, della Giunta e del Consiglio provinciale, che vanno avanti nella loro azione amministrativa”.
Lo dice il presidente della Provincia di Salerno, Antonio Iannone, in merito allo scioglimento dell’ente. ”Si è fatto un gran parlare nelle ultime ore, dicendo cose di una inesattezza estrema. Voglio tranquillizzare tutti coloro che si sono preoccupati degli effetti che questo scioglimento potesse comportare, che si tratta di uno scioglimento tecnico, automatico quando c’è una procedura di decadenza, così come è già avvenuto per la Provincia di Napoli. Ci sono stati tempi diversi per noi, perché diversamente da Napoli, a Salerno – ricorda Iannone – il Pd aveva proposto un ricorso in Tribunale rispetto alla decadenza che avevamo portato avanti come procedura e quindi il Ministero ha fatto decorrere i sei mesi di tempo a disposizione dalla dichiarazione di inammissibilità emessa dal Tribunale nei confronti del ricorso presentato dai Consiglieri provinciali del Pd. Leggo anche di analisi politiche che ci accomunano ad altre situazioni di illegalità che vanno avanti oramai da mesi, da quando è stato formato il Governo Letta; voglio ribadire che qui, non solo siamo nel pieno delle nostre funzioni, ma anche nel pieno rispetto della legalità, perché il presidente Cirielli, rispettando lo spirito e il dettato della legge, quando si sono paventate le elezioni politiche ha immediatamente, per decisione del Consiglio, lasciato la carica”. Secondo Iannone ”i consiglieri hanno scientemente affidato le funzioni al vice presidente che era in carica, così come previsto dalla legge. Qui siamo quotidianamente a fare il nostro dovere. Chi ci ha ripensato e chi sostiene che la Provincia sia un ente inutile, dovrebbe coerentemente rassegnare le proprie dimissioni. Io certamente non farò nessun atto di diserzione rispetto ai doveri che sento nei confronti del mio territorio”.