La Diocesi di Aversa rompe il silenzio e commenta, con una nota stampa, la vicenda giudiziaria che ha coinvolto Don Carmine Schiavone. Il prete è finito sott’inchiesta perché avrebbe offerto assistenza spirituale a Nicola Panaro durante la latitanza e alla sua famiglia. Un’assistenza che per il pubblico ministero si è spinta fino ad intralciare le indagini.
“La notizia – spiegano dalla Curia normanna – della notifica a Don Carmine Schiavone, sacerdote della Diocesi di Aversa, di un’indagine dalla quale sarebbero emersi gravi indizi sul suo operato nei confronti di personaggi notoriamente malavitosi e latitanti già condannati dalla Magistratura, ricercati dalle Forze dell’Ordine, trova la comunità ecclesiale tristemente sorpresa ma anche aperta e fiduciosa.
La comunità cristiana è rimasta sorpresa perché in questi anni ha potuto guardare con stima alla presenza del sacerdote nell’azione pastorale. Contemporaneamente esprime grande fiducia nell’opera e nel giudizio dei Magistrati che sono preposti all’indagine ed auspica si possa fare efficace chiarezza su quanto è oggi imputato al sacerdote. In attesa di un chiaro giudizio delle autorità competenti sull’imputazione, al Sacerdote Don Carmine Schiavone è stato chiesto di osservare un periodo di prudente ritiro dalle ordinarie attività pubbliche del suo ministero”.