CASERTA – Nel giorno in cui Silvio Berlusconi ha deciso di mettere nel cassetto il Popolo della Libertà per tornare ufficialmente a Forza Italia, a Caserta gli eletti azzurri hanno si sono ritrovati al Crowne Plaza per legittimare la volontà del proprio leader.

Al tavolo di presidenza sedevano  il coordinatore provinciale, Pasquale Giuliano; il vicario, nonché consigliere regionale, Angelo Polverino; i parlamentari, Enzo D’Anna e Carlo Sarro; il presidente del consiglio regionale, Paolo Romano; il vice coordinatore provinciale, Teresa Ucciero; l’assessore regionale, Sergio Vetrella ed il coordinatore regionale, Francesco Nitto Palma.

E’ stato proprio il coordinatore regionale Nitto Palma a spiegare ai presenti, sindaci, assessori, consiglieri a illustrare i passaggi fatti a Roma, auspicando l’unità del partito. Un’unità nel nome di Berlusconi e che deve andare oltre lealisti e governativi.

Non sono mancate scintille tra Palma e Romano. Quest’ultimo considerato vicino ad Alfano. Il presidente del Consiglio regionale ha lamentato la mancata unità reale del partito in occasione della conferenza dei sindaci dell’Asl, fatto che ha portato ad un ridimensionamento della rappresentanza del Pdl.

Il sindaco di Caserta Pio Del Gaudio ha, invece, chiesto un intervento del partito nella crisi aperta dall’Udc che ha visto l’amministrazione andare sotto in occasione del voto sull’Housing sociale. C’è stato poi il sindaco di Presenzano che ha lamentato una scarsa vicinanza dei vertici del partito agli amministratori locali.

Un Pdl in transizione e un processo in via di definizione. Caserta resta roccaforte del centrodestra. Nessuno dei protagonisti vuole compiere un passo falso.

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