Il procedimento di formazione del Piano Urbanistico Comunale di Orta di Atella, lo strumento principale della pianificazione territoriale di livello cittadino, è in dirittura d’arrivo. La giunta cittadina, guidata dal sindaco Angelo Brancaccio, nella seduta del 19 ottobre, ha adottato la delibera n.190 avente ad  oggetto l’esame e le relative  controdeduzioni alle osservazioni presentate da cittadini e forze politiche del territorio. Sono state esaminate le 59 osservazioni presentate in merito alle quali la Giunta  ha recepito quelle ritenute di interesse generale e comunque migliorative del piano respingendo quelle, come spiega il vicesindaco titolare della materia Urbanistica, Giuseppe Mozzillo, “delineavano un interesse privato non recepibile  perché  contrastanti  con la filosofia di piano che abbiamo adottato nello strumento.

Le osservazioni recepite, si ribadisce, sono state accolte perché fornivano un contributo al miglioramento delle previsioni”. All’atto approvato dall’esecutivo sono allegati:  la relazione istruttoria stilata dai tre tecnici estensori del piano (ing Adele Ferrante, dirigente Utc,  ing. Caludio Valentino, caposettore Politiche del territorio, e ing. Salvatore Di Costanzo, caposettore dei Lavori pubblici),  il  parere espresso dall’avvocato Luigi D’Angiolella, in qualità di consulente esterno dell’amministrazione, il parere dell’ing. Domenico Raimo, caposettore Politiche ambientali, in qualità di autorità competente in materia di VAS. Al di là delle osservazioni accolte, l’aspetto saliente è che il piano non subisce alcuna modifica sostanziale, perché le linee  costitutive dello strumento rimangono invariate. Aggiunge il Vicesindaco Mozzillo: ”La necessità di dotarsi di Piano Urbanistico, oltre che dall’esigenza di disciplinare l’assetto futuro e il conseguente sviluppo  socio-economico del territorio,  è dettata dalla vigente normativa regionale la quale impone ai comuni  l’ obbligo  di dotarsi di PUC entro 18 mesi dalla entrata in vigore del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale e quindi entro gennaio 2014. Va rilevato che l’inottemperanza al suddetto obbligo comporta la decadenza degli strumenti urbanistici vigenti, circostanza che porterebbe il territorio ad essere completamente privo di normativa urbanistica con le con le immaginabili conseguenze. Come può rilevarsi pertanto, nessuna volontà recondita di sanatorie generalizzate, come da parte di poco accorti commenti viene manifestamente affermato, ma l’intento di dotare il territorio di compiuta pianificazione urbanistica, condivisa e partecipata, tendente al riequilibrio dello stesso attraverso la previsione delle infrastrutture necessarie al fine di garantire una effettiva integrazione dei nuovi residenti nel tessuto sociale della città”. Una sfida importante che a palazzo “Martiri Atellani” sono certi di poter vincere.   

 

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