Nel Casertano cacciatori – ma sarebbe più opportuno definirli bracconieri – all’opera anche lo scorso fine settimana, malgrado la fitta nebbia. A scoprirli, appostati sulle vasche degli anatidi, sono state le Guardie Zoofile dell’Enpa di Caserta, convinte sulle prime che le avverse condizioni meteo avrebbero permesso agli uccelli migratori di passare una serata senza correre il rischio di essere abbattuti. Purtroppo, così non è stato.
Il primo bracconiere è stato individuato dai volontari della Protezione Animali casertana verso le 23.00 di sabato 26 ottobre. Appostate su una piccola collina nell’agro di Grazzanise, le Guardie Zoofile della Protezione Animali sono riuscite a distinguere i richiami tipici usati per gli uccelli acquatici, partendo all’inseguimento del cacciatore di frode. Cacciatore che si è immediatamente dato alla fuga; raggiunto dai volontari dell’Enpa, l’uomo è stato fermato e identificato. Nella sua zona di appostamento – un fortino – i volontari hanno trovato diversi esemplari di uccelli presumibilmente abbattuti nel pomeriggio: alcune allodole, sei beccaccini e un’alzavola. Ma non è tutto perché le guardie hanno anche trovato e sequestrato tre richiami con batteria e altoparlante, un faro modificato per essere posizionato sul fucile, un centinaio di cartucce.
Altri due bracconieri sono stati individuati dall’Enpa a poche ore di distanza dal primo, verso le tre del mattino. Con un avvicinamento silenzioso, che ha impedito ogni tentativo di fuga ai cacciatori di frodo, le Guardie Zoofile del nucleo di Caserta hanno raggiunto un secondo fortino, cogliendo sul fatto i due uomini che davano caccia agli uccelli con il supporto di fucili modificati, richiami vivi ed elettroacustici, fonti luminose. In questo caso i volontari non hanno trovato animali abbattuti, ma hanno sequestrato e trasportato al CRAS di Napoli sei esemplari di germano reale con le ali tagliate. Esemplari che, terminate le cure di riabilitazione, saranno rimessi in libertà.