Napoli propone, Roma conferma: il congresso provinciale del Pd si terrà domenica 3 novembre. Nel pomeriggio di ieri la commissione regionale ha indicato la data del 3 e ha inviato il deliberato a quella nazionale che si è riunita in serata per affrontare anche il “caso Caserta”. E dalla capitale è giunto il via libera. Il 3 si va al voto in quasi tutti i comuni, solo per quelli molti piccoli e in pochi casi è possibile ottenere la deroga per celebrare il congresso il 4 novembre.

Ma il clima nel partito resta tesissimo con accuse reciproche tra i sostenitori dei due candidati segretario, Raffaele Vitale e Peppe Roseto, e una raffica di ricorsi. Dopo quello di Carlo Marino sull’illegittimità della commissione regionale, anche il sindaco di Villa di Briano Dionigi Magliulo e la responsabile delle Democratiche Rosida Baia (entrambi membri dell’organismo) si scagliano contro Napoli, contestando la decisione di ieri, ritenuta nulla, e chiedendo di “ratificare quanto deciso dalla commissione provinciale per il congresso e cioè di svolgere le operazioni di voto il 6 novembre e l’assemblea provinciale il 9”.

Sempre sul fronte dei sostenitori di Roseto, anche il consigliere regionale Nicola Caputo contesta la data del voto: “Mancano una serie di importanti adempimenti – scrive su Facebook , per cui è impossibile svolgere il congresso il 3 novembre. Siamo i primi a voler eleggere il nuovo segretario ma vogliamo farlo nel rispetto delle regole”. Intanto oggi è in programma un’altra riunione della commissione provinciale per il congresso. Anche stavolta l’incontro rischia di sfociare in scontro. Si parlerà di questioni organizzative ma anche della nomina dei garanti e dell’individuazione dei seggi per votare. Due punti “sensibili” sui quali le posizioni tra i due schieramenti sono, tanto per non cambiare, molto distanti.

Il nodo gordiano è rappresentato dai nomi dei garanti che, a detta dei supporter di Roseto, già sarebbero stati nominati, seppur a maggioranza, nell’ultima riunione della commissione. Ma il fatto che tra gli argomenti all’ordine del giorno dell’incontro di oggi ci sia proprio l’indicazione dei garanti è la dimostrazione lampante che la questione è tutt’altro che chiusa.

Attorno ai garanti ruota anche un’altra partita. In questo caso tutta interna al raggruppamento di Roseto. Sono sempre più insistenti le voci di una forte presa di posizione di Pina Picierno contro la nomina dei garanti a colpi di maggioranza. La deputata starebbe spingendo per convincere i “suoi” a indicare i garanti in modo collegiale e ampiamente condiviso dai rappresentanti dei due gli schieramenti in campo. Una posizione che sarebbe in contrasto con quella degli altri big dell’area Roseto.

Mario De Michele

 

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