Il consigliere regionale Nicola Caputo si affida ancora una volta a Facebook per ricostruire le ultime vicende relative al congresso provinciale del Pd di Caserta e per sferrare un durissimo attacco agli organi di informazione di Terra di lavoro. Ecco il commento sulla sua bacheca.
“Che pena i giornali … In questa provincia l’informazione (o buona parte di essa… Le eccezioni esistono) è un vero problema. È un cancro quanto la camorra, i rifiuti ed i veleni che respiriamo. Il congresso del Pd è diventato l’argomento preferito per evidenziare simpatie e riconoscenze (amicali) ma non per dire le cose come stanno. Ci sono siti e giornali evidentemente di parte che, in barba al principio deontologico della par condicio, pubblicano quello che vogliono, inventandosi notizie e gossip. Sono sinceramente stufo… Vorrei capire su quali basi si afferma che una parte del partito ( e già questa è una forzatura) non vorrebbe fare il congresso… Il Congresso si deve fare… E subito! Ma si deve fare con regole certe, in modo corretto e rispettando tutti.
E allora vi dico quali sono, secondo me, queste regole che ad oggi non sono state definite: -Anagrafi di circolo! Ad oggi esse non sono state ancora certificate e, quindi, non sono nella disponibilità dei Candidati. Manca per esempio Marcianise che rappresenta circa il 10% delle tessere (ma non il 10% dei voti della provincia) – Vanno regolamentate e garantite le modalità di partecipazione ai Congressi di Circolo, anche in considerazione della possibilità, prevista dal regolamento di potersi iscrivere al Partito fino all’orario di chiusura delle operazioni di voto. – Anagrafe dei GD.
Non risulta certificata nei tempi e nei modi dalla segreteria provinciale e/o regionale. Gira un file su posta elettronica con molti errori e non è dato sapere se tutti gli adempimenti sono stati fatti nei modi e tempi previsti. – Definizione dei seggi e delle modalità di voto.. non dovranno essere perpetuati errori del passato. – definizione delle procedure, – stampa del materiale – questione della data: tutti, giovani e meno giovani, ci siamo lasciati andare in dichiarazioni che rivendicavano l’autonomia della provincia per poi chiamare il “ciruzzo mio” di turno per forzare la mano ed imporre una data, quella del tre che non potrà far registrare la massima affluenza perché ultimo di tre giorni festivi, in un week-end che molti dedicano alla famiglia!
Il tre é stato indicato solo per imporre una rottura… Napoli gode delle spaccature casertane… Le favorisce e le gestisce a proprio piacimento. L’appello allora lo faccio io: Peppe e Raffaele, voi che siete i massimi esponenti della classe dirigente del PD che verrà, volete individuare un percorso comune che ci porti a svolgere questo congresso in serenità? Senza sotterfugi e cattiverie e cercando di non mettere in difficoltà i tanti Democratici sui territori che sono stufi, come tutti noi, di diatribe ed attacchi personali gratuiti che nulla hanno a che vedere con la politica e che, proprio per questo, molto male fanno ad essa! Confido nel senso di responsabilità e nel buon senso di tutti noi. E tranquilli: the show must go on! … Perché Caserta, comunque vada, Cambierà Verso… W il PD!”.
L’onorevole Caputo ci consentirà una brevissima riflessione: che una parte dei giornalisti casertani sia una schifezza (per limiti professionali, culturali ed economici…) siamo perfettamente d’accordo, ma siamo altrettanto convinti che anche una parte (forse più consistente) dei politici di Terra di Lavoro sia un “cancro” che sta uccidendo un’intera provincia. E siamo certi che Caputo sarà d’accordo con noi.