NAPOLI – Ha superato in Campania la media dell’ottanta per cento, con punte del 95, l’adesione allo sciopero dei bancari proclamato dalle organizzazioni sindacali di categoria per il rinnovo del contratto. Sono rimasti chiusi, secondo quanto riferito dalla Fisac-Cgil, più del 90 per cento degli sportelli. Massiccia la partecipazione allo sciopero tra i dipendenti di Intesa-San Paolo, Unicredit, Montepaschi e Popolare di Torre del Greco. L’unica struttura aperta, in via Toledo a Napoli, è stata la Bnl, per la presenza di molti addetti con contratto di apprendistato non coinvolti nell’agitazione.
”In un momento di grave disagio economico come quello che stiamo vivendo – sottolinea la segretaria generale della Fisac-Cgil Campania, Susy Esposito – la risposta della categoria è stata davvero significativa, così come sempre accade quando al centro di una lotta ci sono argomenti seri e delicati, che vedranno ancora i lavoratori impegnati nella mobilitazione”. ”A questo punto – conclude Esposito dobbiamo costringere l’Abi a lanciare un segnale di assunzione di responsabilità, ritirando la disdetta del contratto, estendendo la concessione di credito anche a chi non è un grande imprenditore e mettendo un freno alle retribuzioni dei manager, che sono in questa fase di crisi eticamente insopportabili”.