Il testa a testa al vertice della classifica continua. Il Napoli risponde subito al blitz della Juventus a Parma, superando il Catania e mantenendo il secondo posto in comproprietà con i bianconeri. Non è una partita facile per gli azzurri ed il fatto che la vittoria con un solo gol di scarto la dice lunga sulle difficoltà trovate dai padroni di casa per accaparrarsi i tre punti. I siciliani, nonostante la squadra sia fortemente rimaneggiata per la numerose assenze, tengono molto bene il campo e soprattutto nei primi dieci minuti di partita, mantengono il predominio del gioco.
La squadra di Benitez, però, è dotata di attaccanti estrosi e ricchi di tecnica individuale. Quando la manovra degli azzurri passa tra i piedi dei trequartisti e di Higuain può sempre concretizzarsi un pericolo per la difesa siciliana. Ed infatti i primi due gol dei partenopei nascono proprio da super giocate dei suoi uomini migliori. Callejon ed Hamsik finalizzano manovre corali dell’attacco sui due lati del campo e l’inerzia della gara sembra decisamente girare dalla parte del Napoli. Ma il Catania non si arrende e sfrutta i suoi uomini migliori, Almiron e Maxi Lopez (l’argentino torna titolare dopo sei mesi, fino ad ora aveva giocato sette volte, ma sempre subentrando dalla panchina) per reagire. Proprio da una giocata di classe di Lopez parte l’azione del gol catanese, siglato da Castro, grazie ad un assist di Biraghi lasciato libero sulla fascia dal debuttante Uvini, entrato a freddo al 7′ per sostituire Mesto, infortunato.
Nel secondo tempo accade quello di cui Benitez si è troppo spesso lamentato negli ultimi tempi: il Napoli, complice anche un atteggiamento necessariamente più sfrontato del Catania, produce occasioni da gol a raffica e le spreca in continuazione. Higuain, Hamsik, Insigne, Callejon, Dzemaili e perfino Fernandez non riescono a chiudere azioni nelle quali si trovano in ottima condizione per concludere. Tutto ciò comporta che fino all’ultimo respiro la gara rimanga in bilico procurando a Benitez ed ai tifosi sofferenze notevoli. L’allenatore si sbraccia in panchina in modo inusuale proprio per esprimere tutto il suo disappunto per questa incapacità del Napoli di chiudere le partite che effettivamente sta diventando congenita.
Alla fine, comunque, la vittoria bene o male arriva e ciò consente a Benitez di battere il record di punti totalizzati nelle prime 11 giornate di campionato. Nelle prime 10 giornate a Liverpool aveva in una circostanza totalizzato 8 vittorie e 2 pareggi. All’undicesima perse però con il Tottenhan. Una piccola soddisfazione per il tecnico madrileno che mitiga un po’ l’amarezza per le sofferenze eccessive patite.