“Presenterò una interrogazione consiliare per avere chiarimenti sulle motivazioni che hanno portato alla chiusura, sembra definitiva, del reparto di urologia dell’ospedale di Piedimonte Matese. Per l’Alto casertano, la chiusura del reparto rappresenta una condizione di estremo disagio”.


Lo ha dichiarato Nicola Caputo Consigliere regionale del Pd e Presidente della Commissione Trasparenza. “L’assenza di assistenza urologica sul territorio costringe pazienti spesso anziani a lunghi tragitti per recarsi a Caserta, per ricevere cure adeguate o per i ricoveri. Credo che ci siano le condizioni per la riapertura dell’unità operativa, tra l’altro prevista dal programma di previsione triennale dell’Asl. Le patologie urologiche sono tra le più frequenti e non si può privare gli utenti dell’Alto casertano di un reparto che era stato tra i più attivi ed efficienti”. Sul problema della chiusura del reparto di urologia dell’Ospedale di Piedimonte Matese è intervenuto anche Alfonso Santagata dirigente medico e segretario provinciale della Cisl medici, “Con la chiusura del reparto di urologia, si danneggia ulteriormente il nostro territorio. Urge un intervento incisivo della politica per riaprire un reparto che da sempre è stato il fiore all’occhiello del nostro nosocomio. L’urologia di Piedimonte – spiega Santagata – ha avuto sempre i migliori operatori che già nel 1990 potevano disporre di attrezzature come la litrotrissia in grado di eliminare i calcoli renali. Ma le difficoltà e i disagi coinvolgono anche altri settori dell’Ospedale di Piedimonte con la mancanza cronica di operatori sanitari, medici e infermieri e il blocco di servizi indispensabili per la diagnostica come la Tac. E’ arrivato il momento – conclude Santagata – di un intervento decisivo, altrimenti la situazione rischia di peggiorare ulteriormente”.

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