Due persone agli arresti domiciliari mentre altre dodici dovranno presentarsi alla Polizia giudiziaria nell’ambito di un inchiesta della Procura di Napoli su alcuni episodi di corruzione negli uffici del distretto giudiziario. I provvedimenti disposti dal gip sono scattati nelle prime ore della giornata di oggi e sono stati eseguiti dal nucleo di polizia tributaria.
I destinatari delle misure cautelari, notificate dal nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza, sono l’avvocato Pasquale Russo, il suo collaboratore Agrippino Ferone.
L’operazione odierna è il seguito di una prima ordinanza cautelare, eseguita in data 15 gennaio 2013, che ha riguardato avvocati, cancellieri e dipendenti pubblici, nonché faccendieri impiegati per molteplici imprese correttive, poste in essere nell’ambito di una vera e propria a associazione a delinquere, sono stati acquisti ulteriori elementi attraverso le perquisizioni, le intercettazioni telefoniche ed ambientali, nonché attraverso l’acquisizione di documentazione ed atti processuali e le dichiarazioni rese da alcune persone a conoscenza dei fatti, che hanno consentito di accertare il coinvolgimento di altri due avvocati penalisti in episodi curativi e di contestare nuove condotte di corruzione nei confronti degli avvocati e dei cancellieri dipendenti pubblici già destinatari della prima ordinanza cautelare.
Tra le nuove condotte contestate figura anche un’ipotesi di concussione posta in essere da un cancelliere del Tribunale di Sorveglianza che non ha esitato a minacciare un commerciante del napoletano che aveva rifiutato una proposta di “intervento” su un fascicolo che lo riguardava, rappresentandogli che lo avrebbe pregiudicato facendo “risalire a galla” il fascicolo processuale che lo riguardava se non avesse consegnato un televisore di valore.