“Avrei voluto discutere dei problemi del territorio, innalzare il livello del dibattito interno al partito ma ad oggi ciò non è stato possibile. Mi sento di promettere al popolo democratico di Terra di Lavoro che qualora dovessi diventare segretario insegneremo a tante persone come si sta e come si vive in un partito”.


Ha il dente avvelenato il sindaco di Parete e candidato alla segreteria provinciale del Pd Caserta Raffaele Vitale che risponde all’ultima uscita del consigliere comunale di Orta di Atella Gianfranco Piccirillo (clicca qui per leggere). Vitale nei giorni scorsi è stato accusato di non essere un vero sindaco anti-camorra e di abusare del titolo di architetto. “Sono deluso sul piano umano – spiega – c’è gente che ha dimenticato di essere nel Partito democratico e che in cerca di un po’ di consenso e di visibilità dà risalto a dichiarazioni ingiuriose. Io a parti invertite non avrei esitato un attimo ad esprimere la mia solidarietà a Peppe Roseto. Purtroppo non potendomi attaccare nel merito delle questioni non sanno più a cosa appellarsi e cercando di screditarmi”.

Il giovane sindaco di Parete ci tiene a precisare di “non aver mai fatto nulla per pubblicizzare la propria attività contro la criminalità organizzata ma che sono sempre state le autorità a riconoscere l’impegno. Azioni concrete, portate avanti con impegno quotidiano, come l’assegnazione dell’ex casa di Bidognetti e l’apertura del centro antiracket, l’intitolazione del poliambulatorio ad una vittima della criminalità organizzata e i campi antimafia”.

Angelo Golia

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