Ieri a Caserta sono scesi in quindicimila in piazza, tra comitati, associazioni, studenti, lavoratori per denunciare il biocidio che prosegue ormai da anni nella cosiddetta “Terra dei Fuochi” e per portare proposte per le opere di bonifica. A manifestare per le strade di Caserta ci sono stati, soprattutto, i diecimila studenti, riuniti nel Coordinamento delle scuole di Caserta.
“Il Coordinamento – si legge in una nota – ha in particolar modo puntato il dito sulle responsabilità non solo della camorra, quanto delle istituzioni del territorio, e ha portato la proposta di una bonifica sotto il controllo popolare, con la possibilità di accedere ai dati relativi alle opere, per evitare di favorire in ulteriore modo la criminalità. Al termine del corteo, una parte degli studenti è entrata in comune per essere ricevuta dal sindaco, allo stesso modo di tutte le altre realtà che intanto stavano presentando la loro piattaforma. Inizialmente è stato palese il rifiuto del confronto, tuttavia, dopo una lunga attesa, in cui sono intervenuti anche agenti in tenuta antisommossa, gli studenti sono riusciti ad ottenere un dialogo con Pio Del Gaudio. Il sindaco ha evidenziato la sua volontà di ricorrere all’utilizzo di inceneritori per lo smaltimento di rifiuti, non prendendo in considerazione un Piano Rifiuti Zero, che non prevederebbe grandi opere, quanto invece la raccolta differenziata e il riutilizzo dei materiali riciclati. Inoltre, per quanto concerne le bonifiche, ha fatto presente la sua impotenza sul piano legislativo, non essendo tuttavia nemmeno disponibile a coinvolgere la popolazione, e in particolar modo i comitati, in procedure più trasparenti. La protesta non finisce con questa mobilitazione, ma prosegue, con la partecipazione al corteo regionale organizzato a Napoli il 16 novembre, continuando a rivendicare l’obbiettivo di bonifiche attuate in modo trasparente e sicuro”.