La Commissione Mobilità, presieduta da Giovanni Formisano, si è occupata questa mattina, con la partecipazione del direttore centrale delle Infrastrutture lavori pubblici e mobilità, architetto Pulli, e con i tecnici della Metropolitana di Napoli e dell’Anm – erano presenti rispettivamente il geometra Marino e l’ingegner Pighetti – del problema del transito dei tram da Piazza Municipio a Piazza Vittoria, attualmente impedito dal cantiere della Metropolitana. In apertura, il presidente Formisano ha sottolineato che già nel giugno 2012, in seduta dedicata al Bilancio, il Consiglio comunale aveva approvato un ordine del giorno con il quale si chiedeva l’accelerazione dei lavori nel cantiere della metropolitana per consentire ai tram, entro la fine di quello stesso anno, il superamento della barriera di piazza Municipio ed il raggiungimento di Piazza Vittoria.
L’architetto Pulli ha proposto che sia una conferenza dei servizi, convocata con la partecipazione di tutti i soggetti coinvolti, e cioè i servizi comunali preposti alla viabilità, alla mobilità e alla metropolitana, nonché i soggetti esterni, cioè l’Anm e La Metropolitana, ad affrontare la discussione tecnica per verificare la possibilità di realizzare l’obiettivo, valutandone anche l’impatto dal punto di vista economico e i tempi necessari. La conferenza dei servizi, ha proposto, si svolgerà il 20 novembre nella sede della commissione Mobilità in Via Verdi, proprio per consentire ai consiglieri di ascoltare dai tecnici le implicazioni dell’intervento che, ha anticipato, è praticabile a patto di risolvere alcuni problemi, tra questi l’impossibilità di una sede riservata per il tram, l’impatto sul traffico all’uscita della Galleria Vittoria in Via Vannella Gaetani, la riduzione dello spazio disponibile per il transito su gomma. Altre problematiche sono state richiamate dai tecnici della Metropolitana, ad esempio la necessità di rialzare la sede dei binari per l’esistenza di sottoservizi provvisori a raso, e dell’Anm, ad esempio la necessaria installazione di impianti semaforici, perché il transito del tram potrebbe avvenire su un’unica corsia, a senso alternato. Un vantaggio ulteriore dell’intervento sarebbe quello di consentire all’Anm di mettere su rotaie i circa 30 vecchi tram (non bidirezionali) che attualmente non possono essere utilizzati.
I consiglieri intervenuti (Vernetti, Grimaldi, Sgambati) hanno tutti concordato con il presidente sulla necessità di accelerare i tempi di decisione e di realizzazione dei necessari interventi, considerato anche che la volontà del Consiglio si è espressa oltre un anno e mezzo fa.