«La notizia di oggi, dell’avvio delle procedure di gara per le bonifiche in Campania per un valore complessivo di otto milioni di euro, è sicuramente un fatto positivo. La mia preoccupazione, però, è rivolta alla possibilità di infiltrazioni camorristiche nelle ditte che si aggiudicheranno i lavori. Per la camorra infatti, quello delle bonifiche è un affare su cui sicuramente i clan vorranno mettere le mani.

Si tratta di decine di milioni di euro che pioveranno nei prossimi anni sulla Campania e sui quali si deciderà il futuro di questa regione. Lo Stato deve garantire un controllo serrato sulle aziende e sui loro soci, in modo da evitare qualsiasi spreco e qualsiasi regalo ai clan. La bonifica dei terrei inquinati in Campania è oggi non solo un fatto di civiltà, ma un atto dovuto e il segno che vogliamo dare al futuro dei nostri figli. Il sequestro avvenuto oggi da parte della Procura di Napoli, di 13 pozzi irrigui e 15 terreni agricoli serviti da questi pozzi, per un totale di 43 ettari, tra Caivano e Marcianise, conferma quanto sia grave e urgente intervenire». Lo dichiara la senatrice del Partito Democratico, Rosaria Capacchione.

 

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