La Regione Campania, nel periodo compreso tra il 2009 e il 2012, ha erogato circa 426 milioni di euro per gli ammortizzatori in deroga, corrispondenti al 6,3% di incidenza sulla spesa storica in base alla popolazione. Nel confronto con le altre Regioni la Campania spende un terzo di ciò che risulta erogato ad esempio dalla Lombardia e quasi la metà della Puglia. Il costo unitario sulla popolazione è di 74 euro pro capite, contro i 202 euro in Calabria, 107 in Lombardia, 242 in Sardegna.

 

La spesa della Campania può essere paragonata a territori come il Friuli Venezia Giulia e la Liguria, in cui la crisi non è stata vissuta come in Campania. Per quanto riguarda il totale delle ore erogate nel 2013 dalle singole Regioni, in Campania sono poco più di 15 milioni, meno della metà di quelle erogate ad esempio in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna.

 

“Con questa analisi – sottolinea l’assessore regionale al Lavoro Severino Nappi – innanzitutto mi preme sgomberare il campo da ogni tipo di strumentalizzazione che pure si è fatta in passato: lo strumento degli ammortizzatori in deroga è utile ed è necessario laddove la crisi è congiunturale. Ma non può e non deve diventare . La politica, anche attraverso un’operazione di risparmio, rigore e qualità, è chiamata a fare delle scelte di campo, che molto spesso comprendono anche la selezione delle aziende da sostenere con gli ammortizzatori. Nel dicembre 2012, con il presidente Caldoro abbiamo stabilito di costituire, nell’ambito del Piano Azione Coesione, un fondo straordinario di 200 Meuro – aggiuntivo rispetto alle risorse stanziate dal Governo nazionale – per sostenere i nostri lavoratori espulsi dal mercato del lavoro con ammortizzatori in deroga e politiche di reinserimento. Grazie a questa intuizione, i nostri lavoratori sono in sicurezza sino al 2014 e già nelle prossime settimane verrà autorizzata la prosecuzione del trattamentosino a tutto il 31 dicembre 2013.

“Ma abbiamo fatto di più, d’intesa con le parti sociali: già dal 2011 abbiamo tagliato migliaia di persone che da troppo tempo godevano degli ammortizzatori senza prospettiva e per gli altri abbiamo affiancato al sostegno al reddito anche le politiche di reinserimento dei lavoratori. Oggi si scopre che altrove non è sempre così, e tante volte abbiamo assistito alla denuncia di spreco di risorse pubbliche da parte delle Regioni del sud. Stavolta, come risulta dalle stesse tabelle ministeriali, sono molte le Regioni, quasi tutte del nord, che hanno creato questa condizione. La verità, come sempre, è che le cose si devono fare per bene e con serietà. Anche se costa sacrificio e qualche rischio. Queste politiche di rigore e di gestione intelligente delle risorse pubbliche in Campania stanno dando i loro frutti: garantiamo chi ne ha più bisogno e non sforiamo i tetti. Non è dunque il caso di mettere in discussione l’istituto che protegge le nostre imprese, perlopiù piccole e piccolissime, altrimenti senza tutela, ma chiediamo al Governo di garantire altrove l’applicazione del metodo Campania”, conclude l’assessore Nappi.

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