Partecipazione in massa per il convegno “Ambiente e salute: ricomincio… da me!”, organizzato dal Comitato Giugliano Mare in collaborazione con l’associazione L’ECO della Fascia costiera tenutosi lunedì 11 novembre presso la chiesa di San Luca a Varcaturo. Il presidente del neo comitato cittadino, dott.ssa Stefania Ubaldi, ha coinvolto la stampa internazionale. Al convegno erano presenti, infatti, la televisione svizzera e quella belga, rispettivamente sedi dell’ONU e dell’Unione Europea.
Il presidente dell’associazione ECO, Lucia De Cicco, è riuscita a calamitare l’attenzione della popolazione di Varcaturo, Licola e Lago Patria grazie all’intervento di esperti di grande levatura che hanno fornito, per quanto di loro competenza, informazioni sul preoccupante stato di degrado ambientale delle zone sopracitate per le quali poco o nulla si è fatto fino a questo momento, zone, che come è noto, rientrano nel mortale comprensorio delimitato dalla cosiddetta Terra dei Fuochi e dei Veleni.
Questi gli esperti che hanno partecipato: Giuseppe Cioffi, magistrato, Maurizio Montella, epidemiologo, Sergio Costa, generale della Forestale, Giampiero Angeli, generale dell’esercito e Maurizio Patricello, il parroco di Caivano che ha sposato, con grande sacrificio, la causa del territorio martoriato dalle ecomafie. Gli interventi sono stati seguiti con grande attenzione e hanno fornito importanti informazioni sullo stato attuale del monitoraggio ambientale e sulle risultanze degli studi sull’incidenza dei tumori nelle zone inquinate.
Ebbene, soprattutto a proposito di quest’ultimo aspetto, l’epidemiologo Maurizio Montella, in servizio al Pascale di Napoli, ha sottolineato che l’evidenza delle cifre è lampante, con un incidenza delle neoplasie decisamente più elevata rispetto al resto d’Italia, un’evidenza che, stando alle sue parole, non può essere più negata. Il dott. Montella ha tenuto a precisare che lo studio fatto rappresenta una piccola parte di quello che potrebbe e dovrebbe essere uno screening di massa su popolazioni ad alto rischio e, soprattutto, ha lanciato una provocazione mettendo al corrente la platea delle mancanze delle istituzioni in questo campo, chiedendosi perché uno studio più approfondito non viene sollecitato dalle istituzioni a ciò preposte. Una domanda che ovviamente ha scatenato vive polemiche da parte dei partecipanti al convegno che hanno manifestato la loro rabbia per l’assenza delle istituzioni, in primis la Regione Campania, che dovrebbe tutelare la popolazione residente nei suoi confini. Dai dati presentati emerge difatti come l’incidenza tumorale sia più rilevante non soltanto rispetto al resto d’Italia, ma anche rispetto alla stessa città di Napoli, evidenziando come la provincia della città partenopea presenti percentuali oramai allarmanti.
Parimenti interessante è stato l’intervento del magistrato Cioffi che è stato particolarmente colpito dalla massiccia partecipazione che, parole sue, se solo ci fosse stata qualche anno addietro, quando ha avuto inizio la sua carriera, avrebbe evitato il perpetrarsi di un attentato all’ambiente che non ha eguali nel mondo. Ma nessuno poteva immaginare quanto stesse accadendo, tanto è vero che il verbale di Schiavone, con le indicazioni dei luoghi e delle modalità dello scempio, è stato disecretato solo nell’appena trascorso mese di ottobre, sebbene tali dichiarazioni siano state rese nel lontano 1997. Appare evidente come, al di là dell’azione dei singoli magistrati, come il dott. Cioffi, o delle singole istituzioni, è mancata quell’azione corale che ci si sarebbe aspettati in un Paese civile degno di questo nome.
Il colonnello in pensione dell’esercito, Giampiero Angeli, autore del libro “ Veleni nelle terre della camorra”, ha presentato interessanti slide sulle quali è apparso evidente lo stato di degrado nel nostro territorio con il più alto numero di discariche per abitante e la vicinanza agli stessi invasi di terre coltivate che, in spregio alla stessa logica, sono oggetto di scarsissimi controlli che, laddove ci sono, attestano, stranamente, la bontà del prodotto. I dati in possesso di Giampiero Angeli, però smentiscono le analisi ufficiali che, effettuati con faciloneria o malafede, mettono in pericolo la salute delle persone.
Sergio Costa, generale del Corpo forestale, nel suo intervento ha manifestato la sua preoccupazione per l’inquinamento delle falde utilizzate per l’irrigazione dei campi, falde che sono captate da pozzi utilizzati per l’irrigazione dei suoli. Il generale Costa ha evidenziato la carenza e la contraddittorietà della legislazione in materia che se da un lato prevede il sequestro dei pozzi, dall’altro, incomprensibilmente, non prevede il conseguente sequestro del terreno che di quel pozzo si è servito. Ha sollecitato anch’esso, come gli altri esperti, un intervento più assiduo e costante delle istituzioni e l’adeguamento delle leggi in materia di reato ambientale, istituendo quindi “il delitto ambientale e l’inasprimento delle pene “e tracciabilità delle risorse ortofrutticole, così come avviene per la carne sulla quale è apposto un cartellino che permette di accertarne la provenienza. Ha concluso il suo efficace intervento, con la promessa che la forestale, nella giornata odierna o in quelle immediatamente seguenti, avrebbe effettuato interventi di sicuro impatto a beneficio della salute pubblica.
Don Patricello con l’aria di un uomo che soffre per lo stato delle cose, ha manifestato tutta la sua partecipazione e determinazione nell’affrontare il problema dichiarando che se le istituzioni, colpevoli, a suo dire, di innegabili omissioni, vogliono la guerra… ebbene l’avranno! Ma una guerra, s’intende, fatta di idee, di cultura e di partecipazione, per risvegliare le coscienze e intraprendere un cammino virtuoso verso il rispetto per la natura e per la vita delle persone. Ha ricordato, tra l’altro, la grande partecipazione alle manifestazioni di Giugliano, Caserta e di Casalnuovo dove sono intervenute più di 30mila persone a testimonianza che la questione “Terra dei fuochi e dei veleni” ha assunto la connotazione di “un fiume in piena” espressione che è stata fatta propria dalla popolazione delle zone colpite che pongono alle istituzioni e a chi di dovere la domanda “Hai il coraggio di far finta di niente?”, che suona come un pugno nello stomaco di chi ancora rimane indifferente. Lanciando così la Manifestazione del 16 Novembre ”FIUMEINPIENA” che partirà da Piazza Mancini, a Napoli, dalle ore 14,30 e che travolgerà tutti i cittadini nella “marcia per la vita”.
Infine sono intervenuti i commissari del comune di Giugliano, contestati dal pubblico in sala che chiedeva maggiore incisività nella lotta al degrado ambientale e procedure più celeri per la rimozione dei rifiuti pericolosi come l’amianto che giacciono per strada, addirittura vicino alle scuole.