MADDALONI – Lo scorso mercoledì 13 novembre si è svolto a Maddaloni con gli studenti un interessante incontro che ha visto la partecipazione di don Maurizio Patriciello.
La manifestazione si è svolta ed è stata organizzata dal Convitto Nazionale “Giordano Bruno” di Maddaloni su iniziativa del Rettore prof. Michele Vigliotti. L’appuntamento in un primo momento previsto nella Sala Teatro “Luigi Settembrini” del monumentale convento francescano maddalonese,è stato poi realizzato all’interno del sontuoso e storico salone del Convitto Nazionale per il grande afflusso di intervenuti.
Del complesso scolastico organizzante, ovvero degli indirizzi di studio annessi al Convitto Nazionale di Maddaloni erano presenti gli studenti del Liceo Classico e del Classico Europeo, quelli delle terze medie e di una rappresentanza dei bambini della scuola primaria, oltre a studenti di altre istituzioni scolastiche ed una folta rappresentanza di cittadini.
Alla manifestazione è stato assente per malattia il dottor Antonio Marfella, mentre è intervenuto il dott. Alessandro Correra di Maddaloni che da anni si occupa della vicenda dello smaltimento illecito di rifiuti tossici e dei danni alla salute che ne derivano.
Dopo i saluti del Rettore prof. Michele Vigliotti e l’intervento del dott. Alessandro Correra, è stata la volta dell’intervento di don Maurizio Patriciello che ha parlato con cuore addolorato di questa Amata Terra avvelenata, puntando il dito contro la generazione degli adulti che non è riuscita a custodire il Tesoro di questa Terra e a trasmetterlo integro alle giovani generazioni, come invece hanno saputo fare i nostri nonni. Una amara considerazione è stata quella secondo cui la Terra avvelenata restituisce il veleno. Dopo aver invitato tutti a continuare in questa lotta pacifica per il riscatto di questa Terra, ha salutato tutti leggendo la poesia che alla amata Terra ha dedicato. Diversi scroscianti applausi hanno interrotto il discorso di don Maurizio che aveva pure rivelato il suo stupore per la bellezza della tela del Convitto Nazionale che mani esperte hanno saputo realizzare e lasciare in eredità preziosa ai posteri a differenza di altre mani che hanno invece gettato veleni.
“Se oggi ci si comincia ad interessare e mobilitare – riferisce il Rettore prof. Vigliotti – , se anche il governo regionale e nazionale ha cominciato ad udire il grido di dolore e rabbia della TERRA DEI FUOCHI, il merito è principalmente d’un prete (don Patriciello ndr) la cui unica forza è la sua fede e quel Rosario che mercoledì sera aveva sempre in mano”.
“Noi tutti dobbiamo essere il suo esercito, un povero agguerrito esercito di gente comune, – continua convinto e forte dell’appoggio dei Suoi Studenti il prof. Michele Vigliotti – che guarda le foto dei bambini morti di tumore, delle loro madri che non han più lacrime da versare e decide che è ora di svegliarsi”.
L’azione, infatti, a cui fin dal primo giorno dell’anno scolastico sta tendendo la struttura scolastica maddalonese del Convitto Nazionale “Giordano Bruno”, nei suoi specifici percorsi di studio, dalla primaria ai licei, è funzionale, con l’intervento, e la richiesta di collaborazione, non solo del personale docente e no ma anche dei genitori degli allievi in quanto fine ultimo dell’azione scolastica non deve essere la sola formazione accademica in senso lato ma l’educazione delle persone del domani, dei futuri cittadini.