SAN POTITO SANNITICO – C’è chi, come il presidente della comunità montana del Matese, Fabrizio Pepe ha avanzato l’idea di una conferenza stampa allargata alle TV “per difendere i nostri contadini e le nostre produzioni” criticando la cattiva informazione. Siamo una terra non solo dimenticata ma calpestata” pur dichiarandosi d’accordo sul controlli dei suoli, delle acque. Ma anche chi, in controtendenza, come il sindaco di Fontegreca, Antonio Montoro, dicendo che “meno se ne parla e meglio è ” anch’egli associandosi, però, a riscontri e controlli sia pure a punti strategici.
La riunione, convocata presso la sede del parco regionale del Matese, ha visto la partecipazione di numerosi sindaci sia del versante campano che di quello beneventano dell’area protetta. C’è stato, in quell’occasione, anche chi ha chiesto la nomina di un legale per verificare davanti ai magistrati le dichiarazioni rilasciate dal pentito-collaboratore di giustiziali quale parla di interessi della camorra quanto a territori senza alcun cenno esplicito ad interramenti di rifiuti tossici .Il primo a prendere la parola, dopo l’intervento introduttivo del sindaco-presidente Mallardo, è stato il sindaco di San Potito Sannitico , Franco Imperadore : occorrono controlli approfonditi. Noi siamo classe dirigente ed abbiamo l’onere di fare chiarezza”.
“Noi sappiamo che siamo un territorio salubre ma dobbiamo dimostrarlo invitando i comuni anche a dare un minimo di risorse economiche per pagare i controlli” ha detto il vice sindaco di Valle Agricola, Rocco Landi (singolare la proposta di ricorrere a laboratori fuori regione). C’è però chi ha con forza insistito nell’esigenza di tener conto delle ricerche o verifiche già esistenti ed in possesso delle amministrazione comunali come nel caso di Gallo Matese( ne ha parlato il sindaco Giovanni Palombo) nel cui lago si registrano fenomeni di moria di pesci(in particolare di una specie di carpa nel 2004 e , soprattutto nel 2010) e fu oggetto di indagini delle istituzioni di controllo e delle università che esclusero quassi tipo di inquinamento ma da inquadrare come fenomeni naturali per effetto di particolari condizioni chimico- ambientali. Anche l’amministrazione comunale di Castello del Matese è in possesso di una tesi universitaria sul suolo come ha rilevato il sindaco Tonino Montone . Il sindaco di Cerreto , Pasquale Santagata ha proposto di creare un gruppo di lavoro che affianchi i vertici del parco :” questa vicenda può essere l’occasione per il rilancio ancora di più gli elementi di forza del nostro brand territoriale.Anche il sindaco Vincenzo Cappello ha insistito sulla specificità del patrimonio agro-alimentare dell’area matesina e dell’alto casertano rispetto alle criticità riscontrabili in altre aree geografiche provinciali.
Michele Martuscelli












