Nove forni sono stati sequestrati dai carabinieri in un’operazione ancora in corso a Napoli e provincia contro la panificazione abusiva; sono stati sequestrati diversi quintali di pane e denunciate alcune persone. I militari del Comando provinciale stanno eseguendo, insieme con i carabinieri del Nucleo antisofisticazione e sanità, controlli per contrastare il fenomeno partendo dalle verifiche ai forni per continuare con la rete di distribuzione e deposito del pane, fino ad arrivare alla vendita al dettaglio nei supermercati e per le vie cittadine.
Finora sono stati sequestrati forni a Giugliano, Qualiano, Calvizzano, Afragola, Casavatore, Cicciano, San Giuseppe Vsuviano, Acerra. A Pozzuoli per un forno è stata sospesa l’attività di panificazione per mancanza delle condizioni igienico- sanitarie e delle autorizzazioni amministrative alla vendita. A Torre Annunziata e a Castellammare di Stabia sono stati chiusi 2 panifici per carenze igienico-sanitarie dei laboratori.
Oltre 33 quintali di pane sequestrato (che sarà consegnato per lo smaltimento e ai canili municipali del territorio) e più di 40 persone denunciate in stato di libertà per inosservanza alla disciplina riguardante l’igiene per la produzione e la vendita di sostanze alimentari. Questo un primo bilancio dell’operazione condotta oggi dai carabinieri a Napoli e provincia contro i forni abusivi e la vendita illegale di pane. Sono state fatte anche numerose sanzioni amministrative. A Napoli, nella zona del ‘Cavone’, in un panificio sono stati sequestrati 20 chilogrammi di impasto per pane in cattivo stato di conservazione (scongelato e ricongelato più volte). Analoga operazione era stata già effettuata dai militari il 20 ottobre scorso. In quella circostanza i carabinieri sequestrarono 17 forni poiché abusivi o in pessime condizioni igienico-sanitarie, 3.200 chilogrammi di pane, e denunciarono in stato di libertà cinquanta persone.