NAPOLI – “È davvero sconcertante il relativismo e la superficialità con cui Renzi pensa di poter rispondere a chi gli chiede, giustamente, perché la ministra Cancellieri deve dimettersi e il sindaco nonché sottosegretario De Luca invece no. Lo stesso relativismo e la stessa superficialità che Renzi ha mostrato rispetto alle regole del congresso, che prima, un anno fa, andavano cambiate perché altrimenti lui non avrebbe potuto correre e che ora dovevano rimanere immutate per permettere a lui di partecipare nel modo più favorevole”.

Lo sostiene, in una nota, Valeria Valente, deputata Pd tra i promotori a Napoli e in Campania, del comitato “Per Cuperlo segretario”. “Quanto al confronto De Luca-Cancellieri – continua la parlamentare – è chiaro che si tratta di due questioni molto diverse ma se per Renzi il sindaco di Salerno non è tenuto a dimettersi perché “non condannato” allora non si capisce perché a dimettersi deve essere invece la Cancellieri che al momento, è bene ricordarlo, non è nemmeno indagata. Senza contare che sul doppio incarico di De Luca c’è anche una pronuncia dell’Antitrust che, pur di difendere il suo sostenitore, Renzi finge di ignorare completamente”. “Per quanto mi riguarda, pur riconoscendo le doti amministrative del sindaco De Luca, è noto che oltre all’arroganza non ne ho mai condiviso la concezione e la modalità di esercizio del potere fuori e dentro il partito. E questo sia quando sosteneva Bersani, sia quando pareva intenzionato a sostenere Cuperlo, sia quando con una giravolta dell’ultima ora ha deciso di sostenere Renzi. Forse che in questo momento il tornaconto elettorale per Renzi viene prima di tutto? Del resto – conclude Valente – questa non sarebbe una novità vista la nonchalance con cui ha accolto tra i suoi sostenitori nomi e personalità che fino a un mese fa voleva rottamare”.

 

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