Domenica 24 Novembre, il nucleo provinciale delle guardie zoofile Enpa di Napoli e i volontari della sezione di Avellino unitamente alla stazione dei carabinieri di Nola hanno provveduto al sequestro di 2 cavalli tenuti in condizioni estreme su un’area comunale. Tempestivamente, sono state prestate le prime cure agli animali dal veterinario giunto sul posto.
Si è arrivati a questo epilogo dopo giorni di indagini dovute a diverse segnalazioni. Bisogna ricordare che il Ministero della Salute ha promosso la tutela e la salute degli equidi attraverso l’adozione di misure che hanno impresso una vera e propria svolta alle politiche di benessere animale. Infatti, il Codice per la tutela e la gestione degli equidi è il primo corpo normativo nel nostro Paese che fissa i parametri essenziali per la corretta gestione degli animali nell’ambito di tutte le attività in cui vengono coinvolti scuderizzazione, allevamento, addestramento, attività sportiva nel rispetto delle esigenze etologiche e di benessere degli stessi. Il Codice,che attualmente è un insieme di linee guida, sarà affiancato ad un decreto legislativo in materia. Inoltre già in passato, l’Enpa chiese attraverso una proposta di legge dall’onorevole Carla Rocchi e firmata da altri ottantuno deputati, una legge specifica per la tutela dei cavalli, che prevedeva fondamentalmente che gli equini presentata diventassero animali d’affezione. Si può notare all’art. 544-ter del codice penale, che chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre mesi a un anno o con la multa da 3.000 a 15.000 euro. Fortunatamente, grazie ad una task force, fra l’Enpa di Napoli, di Avellino e dei carabinieri di Nola si è riusciti a salvare due equini che vivevano in condizioni pessime L’Enpa si è distinta sia per la sua capacità organizzativa che per la sua esperienza salvando così come tante volte gli animali che vengono maltrattati dall’essere che si definisce “umano”.