Ancora crolli negli Scavi archeologici di Pompei (Napoli): ieri pomeriggio, secondo quanto rendono noto i sindacati Cisl e Uil, il custode di turno nel Quadrivio di Orfeo ha rilevato il crollo di una parte di stucco all’interno della Casa del Torello, (1 metro per 50 centimetri dal bordo della vasca del peristilio) e il cedimento di un muretto che si è appoggiato su di una colonna.
Nel muro di cinta posteriore delle Terme Centrali il custode ha trovato uno squarcio di oltre 2 metri di lunghezza per 1 metro di altezza. La notizia giunge mentre nelle sale cinematografiche sta per arrivare ”Pompei”, il primo film interamente prodotto da uno dei più importanti musei del mondo, il British di Londra. “Si frantuma un altro pezzo di stucco antico e si forma uno squarcio enorme nel muro di cinta delle Terme Centrali mentre al Ministero studiano chi mandare a frenare questo sfascio”: è l’allarme lanciato dai rappresentanti di Cisl e Uil degli Scavi di Pompei (Napoli), Antonio Pepe e Maria Rosa Segreteria. I crolli delle ultime ore, spiegano i due sindacalisti, hanno interessato la Casa del Torello di Bronzo (Regione V, Insula 1, Civico 3,6,7,9), una delle più grandi dimore pompeiane dotata, tra l’altro, di un particolare sistema di utilizzo e distribuzione dell’acqua potabile, e le Terme Centrali, il più grande complesso termale dell’area archeologica che ricopre un’intera insula. Entrambi gli edifici sono posti uno di fronte all’altro, all’inizio della Via di Nola ad angolo con il quadrivio di Orfeo Durante l’abituale giro di ronda, il custode di turno pomeridiano, nella zona del Quadrivio di Orfeo appunto, all’interno della Casa del Torello, ha notato che dal bordo della vasca del peristilio si era staccato gran parte dello stucco che la ricopriva (1mt. x 50cm.), che un muretto si era appoggiato su di una colonna e che, passando dalle Terme Centrali, nel muro di cinta posteriore, si era formato uno squarcio di oltre 2 metri di lunghezza per 1 metro di altezza”. ”Mentre Pompei aspetta e spera l’arrivo di un Soprintendente a tempo pieno e di un direttore generale con tanto di vicario e staff, – proseguono i due sindacalisti – che dovrebbero una volta per tutte concretizzare gli interventi di restauro previsti per il Grande Progetto Pompei, agli Scavi continua inesorabile il bollettino dei crolli”. “Siamo ormai stufi di ripetere che se fosse stata attuata una manutenzione ordinaria del sito – ricordano ancora – tutto ciò poteva essere evitato, ma purtroppo nessuno sembra ascoltare con il risultato che oltretutto altre domus ed altre aree diventano inaccessibili ai turisti e si restringe ancor più l’area visitabile del sito archeologico”. “Ci auguriamo – concludono i due sindacalisti – che il ministro faccia presto a scegliere dirigenti all’altezza di arginare il degrado, che da un pò di tempo ci vede protagonisti delle cronache e che Pompei possa al più presto divenire il vero simbolo della rinascita del Paese”