Itis “Caso” e le disattenzioni della provincia. Gli studenti del tecnico-industriale di Piedimonte Matese occupano per protesta la palestra. Cinquant’anni li dimostra. Almeno per una serie di precarietà logistiche, diffuse, dell’edificio scolastico che nell’anno che sta per finire ha festeggiato l’anniversario della sua fondazione della scuola che porta il nome di uno dei politici più illuminati figlio di quella borghesia post-secondo dopoguerra che saldava rigore professionale e generosità nell’impegno pubblico come Giovanni Caso.
Non è stato solo il maltempo, con il distacco di parte della copertura bituminosa del tetto a dare colpi alla funzionalità del plesso confinante con l’area dell’ex opera salesiana ma anni di mancati interventi come testimoniato dalle foto che hanno fatto pervenire a vari organi di informazione per portare alla ribalta e sotto i riflettori dell’opinione pubblica lo stato di disagi patiti .
Diffusi fenomeni di infiltrazioni d’acqua( a quanto pare anche in alcuni laboratori) , pareti ammuffiti , macchie di umidità localizzate in diversi angoli, cornicioni sconnessi. Sono questi alcuni degli aspetti denunciati e promettono altre azioni di sensibilizzazione per svegliare dal letargo l’amministrazione provinciale che ha la delega sugli istituti superiori. L’istituto in questione fa parte della rete dell’ISiSS insieme all’Agrario Coppola ed alla succursale di Formicola.
Michele Martuscelli