La Commissione Bilancio, presieduta da Elpidio Capasso, ha oggi incontrato l’assessore Palma per una prima discussione sulla delibera approvata dalla Giunta il 29 novembre di Assestamento generale di Bilancio (con le variazioni al bilancio di previsione per il 2013, al bilancio pluriennale e alla relazione previsionale e programmatica 2013/15) che il Consiglio discuterà nella prossima seduta del 16 dicembre. Altri momenti di confronto seguiranno, come ha precisato il presidente della Commissione Capasso, sia con l’assessore al Bilancio che con i Revisori dei Conti che devono esprimere il proprio parere.

 


L’assessore Palma ha illustrato la delibera dopo aver premesso che essa cade in un momento delicato, intermedio tra il parere della Commissione del Ministero degli Interni del Piano di riequilibrio pluriennale del Comune (approvato il 28.1.2013) e il definitivo via libera che la Corte dei Conti, si spera, dia entro Natale. I chiarimenti chiesti dalla commissione ministeriale al Comune, ha precisato l’assessore, non mettono in discussione né la filosofia né la tecnica del Piano del Comune e i documenti saranno inviati già lunedì prossimo.

 

Il piano di assestamento, quindi, è tenuto alla stretta osservanza di quanto previsto nel Piano di riequilibrio finanziario. Pur nella forte incertezza dei trasferimenti erariali (una forte improvvisazione e approssimazione si sta riscontrando nell’applicazione del federalismo, ha denunciato l’assessore Palma), l’amministrazione ha compiuto alcune scelte che segneranno anche gli anni a venire. Prudenzialmente, era stato previsto che il valore dei trasferimenti statali fosse di 350 milioni (417 erano stati nel 2012), il dato definitivo che è stato comunicato al Comune è di 382 milioni, di cui però saranno trattenuti una parte. Ancora non è poi risolto il problema dell’entità del rimborso al Comune per l’abolizione della prima rata IMU: su questo fronte si registra un primo risultato positivo per l’amministrazione per la sospensiva concessa dal Tar del Lazio che ha riconosciuto le ragioni del Comune che ha ricorso sulle modalità di ripartizione tra i Comuni delle somme a titolo di rimborso (riparto che riconosceva al Comune somme di gran lunga inferiori a quella programmata, in quanto determinate sulla aliquota 2012 e non 2013, innalzata dallo stesso Comune per obbligo di legge). Gli oltre 13,5 milioni che il Comune incasserà dai trasferimenti, ha proseguito l’assessore Palma, hanno consentito nella manovra di assestamento di spingere sulle previsioni di spesa, pur mantenendo l’aderenza al Piano di riequilibrio e pur prevedendo minori entrate, rispetto alle previsioni, per tassa di occupazione suolo e imposta di soggiorno.

In particolare, sono previste risorse aggiuntive per il Patrimonio e per Napoli Servizi cui è stata affidata la gestione: 3,5 milioni circa per la manutenzione, 500mila euro per alcuni fitti passivi, 1,5 milioni per la manutenzione straordinaria. Incrementi sono previsti anche per la refezione scolastica, per la Mostra d’Oltremare, per l’istituzione del servizio comunale di trasporto funebre. Saranno trasferiti alle Municipalità i 12 milioni dei fondi regionali per il Piano per anziani e giovani, mentre ulteriori risorse sono previste per il contrasto all’evasione scolastica e per la nuova gara, dopo proroghe ripetute negli anni, per i servizi informatici e l’anagrafe. Per mitigare l’impatto della Tares, imposta dal governo, sulle categorie commerciali maggiormente colpite dal tributo, infine, è stato appostato 1 milione di euro. Proprio a proposito della “imposta meteora” della Tares, nella replica agli interventi dei consiglieri, l’assessore Palma ha precisato che, sulla base dei dati forniti dal servizio accertamento delle entrate, solo per 2000 delle utenze non domestiche (cioè per le attività produttive e commerciali) la Tares inciderà con un forte incremento (del 101%, che però potrebbe scendere al 14% con le successive rate se le imprese adotteranno le politiche per la differenziazione dei rifiuti previste dal Comune per concedere le agevolazioni), mentre per la maggior parte delle 68mila utenze non domestiche, l’importo è equivalente o addirittura inferiore a quello della TaRSU. Discorso diverso per le famiglie, sulle quali la tassa incide, così come previsto dalla legge, maggiormente sui nuclei familiari da 4 o 5 persone in su, mentre resta invariata rispetto alla TaRSU per i nuclei di 3 persone e scende per i nuclei con un minor numero di componenti. In generale, il Comune dovrà sforzarsi di allargare la base imponibile, per non gravare con la tassazione sui “soliti noti”, ha concluso l’assessore Palma, e per questo determinante è la lotta all’evasione fiscale che sta dando già i primi risultati e che sarà la bandiera da portare avanti nel 2014.

I consiglieri che sono intervenuti hanno focalizzato l’attenzione su alcuni dei problemi legati alle previsioni della spesa, riservandosi, una volta approfonditi i contenuti della delibera e degli allegati (non ancora pervenuti) valutazioni più complete. In maggioranza, gli intervenuti si sono pronunciati contro la previsione, nel documento, del mandato agli uffici di procedere alla transazione con la Società Calcio Napoli per il San Paolo, sostenendo innanzitutto che si tratta di un atto di gestione, per il quale è competente la Giunta, non il Consiglio.

Inoltre, sono stati sollevati i temi: dei pagamenti alle Case Famiglia e alle strutture di assistenza semi residenziale ai minori, tanto più che l’importo della Tares sta producendo sulle famiglie impatti molto negativi e preoccupanti per il futuro, oltre che sul problema che può diventare drammatico per i lavoratori del Consorzio di San Giovanni che dovrà chiudere i battenti al 31 dicembre mentre non sono completati i lavori di trasformazione della struttura in impianto di sollevamento (Antonio Borriello); della rimodulazione, già proposta dal Consiglio, delle tariffe per la gestione degli impianti sportivi (Iannello); del riequilibrio della Tares per le famiglie e alcune attività professionali, oltre che dell’incrocio dei dati per evidenziare le false residenze anagrafiche (Coccia); del necessario monitoraggio delle partite tributarie, a parte la Tares, e dell’attenzione che va posta nella gara per i servizi informatici per far sì che il Comune sia messo in condizione di far funzionare i sistemi senza ricorrere a continue proroghe, una volta scaduti gli affidamenti alle ditte aggiudicatarie (Palmieri).

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