L’agguato è pronto. I renziani che hanno appoggiato Raffaele Vitale al congresso provinciale del Pd casertano non voteranno per il sindaco di Firenze alle primarie nazionali. O quanto meno non suderanno sette camice per portare le persone alle urne. Il motivo? Le candidature nelle liste di Renzi di Nicola Caputo, Pina Picierno e Carlo Marino. Nomi che non sono stati digeriti dai vari Nicola Ucciero, Raffaella Zagaria, Gianluca Pascarella e Gaetano Esposito, solo per fare qualche nome, e da gran parte del renziani dei Giovani democratici.

Un nutrito gruppo che ovviamente non appoggerà nessuno degli altri due candidati in corsa per la segreteria nazionale del Pd (Gianni Curpelo e Pippo Civati), ma che non si darà troppo da fare per portare consensi a Renzi. La “trappola” scatterà in particolare nell’Agro aversano. Da qui era partita la richiesta, velata ma non troppo, di non candidare Caputo. Richiesta avanzata durante l’incontro nel circolo normanno con i deputati vicini al sindaco di Firenze Luigi Famiglietti e Massimiliano Manfredi e il presidente della commissione Difesa del Senato Nicola Latorre. Ma al momento della stesura delle liste da Roma sono arrivati segnali inequivocabili. Caputo, Picierno e Marino al primo posto nei rispettivi collegi. Un modo per dire che in provincia di Caserta Renzi ha puntato su di loro.

Mario De Michele

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