Da tempo è all’attenzione del consiglio regionale una proposta di legge per riorganizzare le aree protette regionali. L’iniziativa è a cura di alcuni consiglieri di maggioranza tra cui il gruppo Caldoro(Salvatore, Fortunato, Grimaldi,Marino e Zecchino), gruppo misto (Misto e Sommese) e gruppo “Noi Sud”(Nappi) Non solo riorganizzare le aree protette, che- in verità stanno languendo e attraversando una crisi molto acuta sia sul piano finanziario che gestionale, ma che tende ad un’unica , aggiornata( a causa delle numerose modifiche compiute) disciplina legislativa in cui far confluire anche la tematica dei siti della rete natura 2000 nonché del sistema dei parchi urbani di interesse regionale.
Non solo una sorta di testo unico ambientale ma gli altri obiettivi della proposta presentata dai consiglieri(prima firmatario il capogruppo dei caldoriani,Salvatore Gennaro, sono l’attribuzione alle competenze dell’ente parco dei procedimenti di esame delle istanze di nullaosta ambientale, che adesso sono di competenza dei comuni limitatamente alle aree incluse nei parchi, e l’affidamento sotto la competenze dei parchi delle procedure di tutela e gestione dei siti della rete natura 2000(zone con protezione specialr e siti di interesse comunitario, che ora sono regolate da alcuni deliberazioni regionali ed infine disciplinare le aree di collegamento ecologico con competenze attribuite alle amministrazioni provinciali. Da considerare che non è previsto alcun onere finanziario aggiuntivo rispetto ai fondi stanziati nello scorso bilancio regionale pur di fronte ad una significativa riorganizzazione della materia. Questo nuovo progetto di legge prevede l’abrogazione delle leggi di riferimento come la n.33. del 1993 istititutiva delle aree protette e riserve regionali e della n.17/2003 che ha fondato il sistema dei parchi urbani.
Michele Martuscelli