Beni mobili e immobili (società e conti correnti bancari, anche in Lussemburgo), per 30 milioni di euro, sono stati sequestrati dai carabinieri di Caserta a dieci indagati finiti agli arresti domiciliari. Tra i destinatari delle ordinanze emesse su richiesta della Dda c’è anche Angelo Grillo, imprenditore del settore delle pulizie ritenuto vicino al clan Belforte dei Marcianise. Agli indagati viene contestato il reato di intestazione fittizia di beni di Grillo per favorire il clan.

L’operazione eseguita dai Carabinieri di Caserta oggi scaturisce dal blitz dello scorso 7 novembre, riguardante una vicenda di appalti per le pulizie in alcuni ospedali di Caserta, concessi a imprese ritenute vicine ai clan. In quell’occasione venne arrestato il consigliere regionale Angelo Polverino, imprenditori e dirigenti dell’Asl di Caserta. I beni sequestrati oggi sono dislocati su tutto il territorio nazionale e in Lussemburgo e le società si sono aggiudicate appalti in varie città d’Italia (Caserta, Roma, Livorno, Sassari) sia nel settore della raccolta dei rifiuti che in quello della vigilanza. Su l’imprenditore Angelo Grillo, che di fatto risulta titolare di società in Lussemburgo, Svizzera e Kenya,  pendono già varie accuse, tra cui anche quella di concorso esterno in associazione camorristica.

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