Piedimonte Matese-“E’ giusto che il suo nome venga scolpito su una targa ma la sua figura ha già trovato un posto ed una dimensione nei cuori della gente”. Quello del presidente della giunta provinciale , Domenico Zinzi , era tra gli interventi più attesi in occasione dell’intitolazione dell’aula delle adunanze del consorzio di bonifica a Dante Cappello, già tra le tante cariche , presidente dell’ente. Così Zinzi ha voluto omaggiare la figura umana e politica del leader matesino a distanza di un anno dalla sua scomparsa.

Un intervento a braccio tra rimandi a ricordi personali ed aspetti del suo impegno pubblico. Bella iniziativa quella del consorzio- ha esordito il presidente dell’esecutivo provinciale. Oggi ci sono, a differenza di un anno fa assente per motivi che sapete. Ci sono con piacere ed emozione e la mente si affolla di tanti pensieri” ha detto rivolgendosi in particolare alla vedova, la signora Bianca, ed i familiari dell’uomo politico protagonista quasi incontrato per cinquant’anni. La nostra è stata un’amicizia vera, un legame di quelli che si rispettano- ha proseguito Zinzi che proprio nell’ospedale matesino(“un riferimento”) ha avuto una significativa esperienza professionale. Per ricontare la presenza capillare ed il radicamento elettorale di Cappello, Zinzi ha citato il famoso libro di Percy Allum(“Potere e società a Napoli nel dopoguerra”) :” una mappatura dove si vedeva il consenso che il popolo gli attribuiva. Cappello ha sempre avuto a cuore lo sviluppo di quest’area e ha saputo gestire situazione anche complicate anticipando tanti momenti non solo politici”. Quindi ha spostato l’attenzione sui profili della personalità umana e politica:” era schivo ma sempre tra la gente . non era ampolloso e questo è stato tra le motivazioni del suo modello di vita”. Ma Zinzi ha anche rievocato altri snodi nei loro percorsi come !quando dopo la crisi della Dc ci siamo divisi, lui con il partito popolare ed io con il CCD ma sempre con amicizia e grande affetto.Da lui ho tratto tanti insegnamenti , è stato il mio maestro” ha dichiarato Zinzi tra i primi veri applausi dei presenti come se aspettassero quelle parole del leader provinciale UDC. Ha ancora ricordato l’iniziativa di inviare tutti gli ex presidenti della provincia (“ l’onorevole Cappello fu il primo a partecipare anche se sulla carrozzella”) fino agli incontri nella “Camilluccia”(il retrobottega di una tipografia a Caserta a pochi metri dalla sede della DC:” è qui che avvenivano gli incontri e le discussioni più significative” ha concluso fino alle parole di commozione per quel nome- scolpito- che di lì a poco sarà scoperto davanti all’ingresso della sala delle adunanze.

 

Michele Martuscelli

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