Papa Francesco ha ricevuto in udienza in Vaticano il cardinale arcivescovo di Napoli, Crescenzio Sepe, che gli ha presentato il presepe offerto in Piazza San Pietro, accompagnato dal presidente della giunta regionale campana Stefano Caldoro e da una delegazione della Curia arcivescovile, della Regione, della Bottega Artigiana Cantone Costabile e della società di allestimento. Il presepe, che verrà inaugurato domani pomeriggio, è un complesso artistico e architettonico rappresentativo della grande tradizione partenopea, che è stato donato dalla bottega al card. Sepe, il quale a sua volta ha voluto omaggiare papa Francesco, avvalendosi anche del patrocinio del presidente della Regione Campania e della Provincia di Napoli.
“Il presepe napoletano e questo dono vogliono essere un segno forte delle cose belle, eccellenti che Napoli può produrre e può donare per il godimento artistico, culturale e soprattutto religioso del mondo intero”. Lo ha affermato il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, dopo l’udienza di papa Francesco in cui, insieme al presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, ha presentato al Pontefice il presepe di Piazza San Pietro, donato quest’anno dalla sua arcidiocesi. “Il Papa è straordinariamente contento – ha riferito il porporato incontrando i giornalisti -. Diciamo che è la prima volta che degli artisti presepiali napoletani hanno la possibilità di rappresentare qui in Piazza San Pietro quello che è il presepe tipico napoletano, conosciuto in tutto il mondo. Il Papa è rimasto contento anche perché abbiamo spiegato un po’ qual è la caratteristica del presepe napoletano, che è una manifestazione reale di questo mistero dell’incarnazione”. “Non è solo il bambino, san Giuseppe, la Madonna, i re magi, gli angeli – ha spiegato Sepe -. No, è la vita quotidiana del napoletano che viene raffigurata e rappresentata, sempre con un’apertura verso il bambino, cioè è Dio che si fa uomo ma che assume in sé tutta la realtà esistenziale della vita, in un quadro, in uno specchio che è tipico dei nostri territori napoletani e campani”. Alla domanda se ha parlato col Papa dei problemi della Campania, come quelli della “terra dei fuochi”, Sepe ha sottolineato che “certo, lui consoce, sa bene, gliene ho parlato diverse volte, ma vedete – ha aggiunto – ci sono questi problemi ma ci sono tante cose belle, tante realtà belle. Anche ieri sera abbiamo fatto l’asta di beneficenza per i bambini ammalati in cui si è manifestata tutta la generosità di Napoli”.