Era ricercato dal mese di aprile scorso, quando sfuggì al blitz condotto dai carabinieri della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere, nell’ambito dell’attività indagine convenzionalmente denominata “White Mary”, che portò all’arresto di oltre cinquanta indagati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e spaccio. Piscitelli detto “O Cervinese”, 45 anni, originario di San Felice a Cancello ed affiliato al clan “Carfora” operante in Maddaloni e comuni limitrofi è risultato essere il promotore e l’organizzatore di una consorteria criminosa dedita alla distribuzione di ingenti quantitativi di cocaina.
L’uomo era sfuggito alla cattura in almeno altre due circostanza, in una delle quali, i militari dell’arma, individuarono anche il bunker dove l’uomo si nascondeva. La sua latitanza è terminata questa notte. A catturarlo sono stati i carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Caserta, collaborati dai militari della Stazione di San’Agata dei Goti (BN) e coordinati dalla DDA di Napoli. Per la sua cattura sono stati impiegati circa 50 uomini ed un elicottero del 7° Nucleo di Pontecagnano (SA) dotato di telecamera ad infrarossi e faro di ricerca. L’uomo è stato stanato in un casolare abbandonato in località Casanova sulla montagna di Durazzano, nella provincia di Benevento. Anche questa volta il Piscitelli ha tentato di sfuggire alla cattura ma, una volta individuato il fuggitivo i carabinieri hanno circondato tutta l’area riuscendo ad acciuffarlo. A suo carico pendevano 3 provvedimenti, due emessi dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli ed una dalla Corte di Appello sempre di Napoli per traffico di sostanza stupefacenti.