L’articolo, a mia firma, sulla presunta “sparizione” dall’Utc di Orta di Atella di atti di un fascicolo di una pratica edilizia ha scatenato la reazione scomposta (per usare un eufemismo natalizio) dei consiglieri comunali del Pd Francesco Piccirillo e Peppe Roseto. Le accuse lanciate tramite Facebook nei miei confronti dai due esponenti dei Democratici mi hanno lasciato allibito. Ho pensato: mi sono espresso male o loro non hanno capito un’acca? (per usare un altro eufemismo natalizio). Ho letto e riletto il pezzo (invito anche i lettori a farlo, clicca qui), ma non ho compreso il senso, logico e politico, delle loro critiche.
“Non so dove prendi le notizie (o meglio, lo immagino) – ha scritto Piccirillo su Fb – ma, visto che ero presente, posso garantire che le cose sono andate in maniera molto (ma molto) diversa. Ed è perlomeno puerile gettare fango su di un giovane valente professionista, impegnato in prima linea nella difficile quanto rischiosa battaglia di legalità e democrazia in un territorio “sfregiato” quando lo stesso era ancora a scuola”. Il capogruppo del Pd ha poi aggiunto: “A quanto pare, però, tu preferisci (e prendi come vangelo) tutto quello che dice e scrive Valentino, l’ingegnere. Quello del Puc di Villa Literno. Il consulente di Fabozzi ed oggi…. di Brancaccio! In ogni caso hanno fatto non bene ma benissimo a fare la denuncia in Procura. Se quella concessione edilizia risulterà irregolare dovranno spiegare chi è che aveva interesse ad insabbiare le prove. Il funzionario dell’ufficio che rilascia la licenza o uno che in quella pratica non c’entra niente. Intelligenti pauca”.
Caro Francesco Piccirillo, innanzitutto il Puc di Villa Literno rappresenta un esempio di sviluppo urbanistico razionale e improntato alla tutela del territorio (informati). In secondo luogo, con le tue osservazioni (uso l’ennesimo eufemismo natalizio) proprio tu sei la dimostrazione vivente che non sempre agli intelligenti bastano poche parole per capire il senso delle cose. Nelle poche righe del mio articolo ho semplicemente ricostruito la vicenda. Possibile che tu, da persona intelligente, non abbia capito? In realtà, fingi di non capire. Oppure sei talmente accecato dalla guerra (che è un problema vostro) con il sindaco Brancaccio da “leggere” tutto con la lente di ingrandimento della malafede. Ma neanche questo è un problema mio. Io faccio il cronista, punto. E le tante volte che ho attaccato “brutalmente” Brancaccio hai sempre detto, bontà tua, che so fare il mio mestiere. Ora hai cambiato idea. E anche questo è più che legittimo. Ma non puoi consentirti di accusarmi di aver scritto il falso. Non perché io mi ritenga infallibile. Semplicemente perché menti sapendo di mentire. Nell’articolo ho riportato i fatti senza esprimere giudizi e senza parteggiare per l’uno o per l’altro. E non ho mai messo in discussione la professionalità e la serietà del consigliere comunale Michele De Micco, che tu ti sei affrettato a difendere. Ma da cosa? Se non è stato attaccato. Ripeto, basta leggere l’articolo (clicca di nuovo qui).
Dal canto suo, Peppe Roseto si lascia andare, sempre su Fb, a un commento perentorio. E dall’alto della sua autorità morale scrive: “E’ solo questione di tempo e tutto finira’…anche la macchina del fango!!”. Roseto, ma che dici? Per caso la batosta al congresso provinciale del Pd ti ha dato alla testa? Macchina del fango? Cose da pazzi. Ti ricordo (ma tu lo sai bene, benissimo) che Campania Notizie è quella stessa macchina sulla quale sei salito infinite volte sia da consigliere comunale di Orta che da candidato alla segreteria del tuo partito. Ho perso il conto delle volte in cui ti abbiamo “ospitato” riportando tue dichiarazioni e video-interviste. Ti saresti dovuto infangare fino al collo! Ma tu hai la faccia tosta di sputare sentenze. E no! Lezioni di etica da parte tua non le posso accettare. Proprio no. Hai forse dimenticato che abbiamo avuto una militanza comune (molti anni fa) in Rifondazione comunista?
Caro Roseto, non è colpa mia se hai perso il congresso. Eri un candidato debole, impalpabile. Lo hanno notato tutti, anche chi ti ha sostenuto. E il voto lo ha confermato in modo impietoso. Fattene una ragione. E soprattutto recita il “mea culpa” invece di incolpare gli altri con accuse deliranti e infamanti. Buon Natale.
Mario De Michele
ECCO L’ESPOSTO-DENUNCIA INTEGRALE PRESENTATO DA CLAUDIO VALENTINO ALLE AUTORITA’ COMPETENTI
Il sottoscritto, Responsabile del Settore Politiche del Territorio, riporta alle SS.LL. in indirizzo il seguente episodio ed i fatti cui è venuto a conoscenza, al fine che vengano riscontrate eventuali responsabilità e/o reati. In data odierna, alle ore 12,00 circa, di ritorno da un sopralluogo, lo scrivente è stato notiziato di quanto segue. Il Consigliere Comunale Michele DE MICCO, nato a Orta di Atella il 13/01/1982 ed ivi residente alla Via S. Francesco di Assisi n°10, recatosi (insieme con alcuni suoi sodali) nei locali dell’Ufficio Tecnico del Comune, ove operano normalmente alcuni impiegati dell’Ente e dove è presente l’archivio pratiche edilizie degli ultimi anni, senza alcuna autorizzazione (laddove necessitasse) o aiuto di alcuno, ha prelevato dagli scaffali e dal relativo faldone con lacci il fascicolo riportato in oggetto, colà custodito, ed ha iniziato a consultarlo, aprendolo su uno dei tavoli che arredano l’ufficio. Nella stanza erano presenti alcuni impiegati comunali, ed anche altre persone. Gli impiegati erano intenti al loro lavoro e non hanno prestato attenzione all’operato del Consigliere Comunale. Le altre persone, sembra, si sono allontanate. Ad un certo punto, il DE MICCO recatosi dal geom. RUSSO Antonio (che lavorava in altro ambiente dell’ufficio tecnico), si è fatto accompagnare nella stanza di cui prima e gli ha mostrato che nel fascicolo mancavano gli allegati grafici, insinuando che detti grafici allegati fossero stati fatti “sparire” dal personale comunale. Ha anche chiesto se nel recente passato qualcuno avesse preso visione del fascicolo edilizio di cui trattasi. Il geom. RUSSO, nulla conoscendo della pratica (si tratta di atti del 2002) né tantomeno ove fosse custodita, ha affermato che nessuno, prima del DE MICCO, ha preso in visione la pratica e d’impulso ha ironizzato affermando che gli atti erano spariti perché sottratti dal DE MICCO stesso. Occorre precisare, per maggiore chiarezza, che: – il fascicolo in argomento riguarda uno degli oltre venti immobili esistenti in fascia di rispetto cimiteriale del Comune di Orta di Atella; – contro detti immobili il gruppo consiliare di opposizione PD, di cui il consigliere DE MICCO Michele è esponente, ha presentato esposto/denunzia, congiuntamente con il padre del consigliere stesso, DE MICCO Francesco, affinché venga effettuata una verifica di legittimità nei confronti di tutti; – l’esposto/denunzia citato è stato originato (si ritiene) dal fatto che la famiglia DE MICCO possiede alcune proprietà immobiliari, costruite in tale fascia di rispetto cimiteriale, e verso di esse (su richiesta della locale Stazione dei Carabinieri) nel passato questo Settore ha operato reprimendo abusi edilizi riscontrati. Questo Settore ha in corso una indagine edilizia approfondita e complessa sugli immobili esistenti nella fascia di rispetto cimiteriale, trattandosi di immobili sia di vecchia data sia di realizzazione più recente, e sia in parte condonati ai sensi delle leggi 47/85 – 724/94 – 326/03 sia in parte autorizzati in maniera anomala. Tale indagine è al momento di competenza del dr. Gennaro Damiano c/o Procura della Repubblica di S.Maria C.V. Il fascicolo oggetto di smarrimento/asportazione riguarda proprio uno degli immobili di che trattasi, al momento ancora non esaminato da questo Settore ai fini della indagine appena citata. Si allega una dichiarazione dei dipendenti comunali presenti negli ambienti dell’UTC. Tanto si riporta alle Autorità competenti in indirizzo.
Orta di Atella lì 18/12/2013
Il Responsabile del Settore politiche del Territorio
(Ing. Claudio VALENTINO)