Spetterà a Marco Villano l’ingrato compito di avviare l’opera di ricostruzione e pacificazione del partito democratico di Sant’Arpino. Il coordinatore della segreteria provinciale del Pd è stato nominato da Raffaele Vitale commissario cittadino con il preciso incarico di ridare una fisionomia chiara a un partito che a livello locale è diviso in tanti rivoli. L’obiettivo numero uno è creare un gruppo dirigente coeso. Cosa tutt’altro che semplice. Allo stato attuale l’unica certezza è la platea degli iscritti che si è formata il 3 novembre, giorno del congresso provinciale. Per il resto è tutto da definire. E spetterà a Villano, tassello dopo tassello, cercare di ricomporre il mosaico del Pd santarpinese.

Un compito ostico ma non impossibile per uno come il consigliere comunale di Aversa che, nonostante la giovane età, è senza dubbio uno dei più validi dirigenti provinciali dei Democrat. Villano si metterà al lavoro già nelle prossime ore. E tra la fine dell’anno e l’inizio del 2014 avvierà una serie di incontri per sondare il terreno e fare il punto della situazione. Trovare il bandolo della matassa non sarà facile. Dovrà sgranare più volte il rosario della mediazione, forse fino a consumarlo. Ma il coordinatore della segreteria provinciale del Pd è la persona più adatta a ricucire strappi e a ricondurre anche lo scontro più aspro sui binari di una corretta dialettica interna. Non a caso è il dirigente che si rapporta meglio con la minoranza del partito.

Villano dovrà far sedere attorno allo stesso tavolo i tre tronconi del partito: da un lato, l’area riconducibile al caputiano Raffaele Lettera, ex assessore della passata giunta Di Santo; dall’altro il gruppo storico del Pd (quelli che in passato hanno sostenuto l’ex sindaco Savoia), tra cui Roberto Del Prete (membro dell’esecutivo provinciale), nonché i Giovani democratici. In mezzo ci sono i quattro consiglieri comunali iscritti al Pd. Il primo scoglio da superare riguarda proprio gli esponenti del civico consesso. Domenico Cammisa fa parte della maggioranza essendo stato eletto nelle fila di “Alleanza Democratica”, mentre Elpidio Maisto, Caterina Tizzano e Adele D’Angelo siedono tra i banchi dell’opposizione sotto il vessillo della lista “Libera@Democratica”. Come trovare un punto di contatto? Villano potrebbe sfruttare a suo favore l’eventuale scioglimento anticipato del consiglio, alla luce dell’arresto del sindaco Eugenio Di Santo.

L’eventuale uscita di scena del primo cittadino (ora sospeso) e il possibile ritorno alle urne potrebbero favorire il processo di avvicinamento tra gli attuali amministratori del Pd. Resterebbero comunque ancora tanti nodi politici da sciogliere. Ma Villano farà di tutto per costruire anche a Sant’Arpino una casa comune dei Democratici.

Mario De Michele

 

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