Una donna-kamikaze si è fatta esplodere oggi in una stazione ferroviaria a Volgograd, nella Russia meridionale, provocando la morte di 18 persone e il ferimento di almeno altre 40.
L’esplosione è avvenuta alle 12.45 ora locale (le 9:45 in Italia) secondo quanto ha comunicato all’Itar-tass una portavoce del ministero regionale dell’interno, secondo la quale l’attentato è stato compiuto nella zona dei metal detector posta all’entrata della principale stazione ferroviaria della città. Due mesi fa un’altra kamikaze originaria del Daghestan aveva ucciso sei persone facendosi saltare in aria in un autobus pieno di studenti a Volgograd. La città, di circa un milione di abitanti, che si trova nelle vicinanze del Caucaso russo, una zona politicamente instabile, e a 690 chilometri da Sochi, dove sono in programma le olimpiadi invernali del prossimo anno. Dopo l’attentato di oggi, il presidente russo Vladimir Putin ha quindi ordinato alle agenzie di sicurezza russe di prendere tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza. Lo riferisce l’agenzia Ria citando un portavoce di Putin. Le misure di sicurezza, inoltre, saranno rafforzate in stazioni e aeroporti, ha aggiunto un portavoce della polizia, Vladimir Kolesnikov. Due giorni fa un’autobomba era esplosa nella citta’ meridionale russa di Pyatigorsk, vicino al Caucaso, uccidendo tre persone.