In questi giorni è stato distribuito nelle librerie il volume scritto da Vincenzo De Michele “Come un fiume carsico”, edito da Saletta dell’Uva. L’autore, ex Presidente della Provincia di Caserta, nella sua lunga e copiosa attività di pubblicista, ha dato alle stampe numerosi saggi di storia e pedagogia (tra cui una originale raccolta su storia e tradizioni di Terra di Lavoro),  mentre questo testo rappresenta il suo primo romanzo,  scritto con uno spirito invero sorprendente per l’età .

 

Con piacevole sorpresa ci troviamo in presenza di un vero e proprio “manifesto dell’anima” , uno di quei romanzi che nel narrare- con una costruzione letteraria ed un ritmo coinvolgente – le vicende dei protagonisti, le rendono universali ed  attuali.

 

Forti e dai tratti netti i personaggi al centro della narrazione, Guido ed Elda, ma affascinanti anche gli altri tra i quali spicca, quasi a testimoniare l’inscindibile legame tra l’amore profano e quello per il Signore e – attraverso Dio – per tutti gli uomini, la bella e potente figura di Padre Gabriele. Amore e passione che l’Autore non cela, ma che viene sublimato, e reso quindi più vero e forte , dalla fede e dai sentimenti che accompagnano, o dovrebbero, la vita, ovvero l’amicizia , la carità e la fedeltà. In questo De Michele – nell’evocare tempi andati – non indulge al rimpianto ma sottolinea al contrario quanto siano eterni in quanto connaturati alla natura umana.

Ricca e bella dunque questa storia d’amore incastonata – l’Autore non tradisce la cura della storico per l’aderenza ai fatti – nella Napoli degli anni terribili del II° conflitto mondiale ed in quelli del dopoguerra, periodo rievocato nel libro con realismo ma restituendo alla città tutta la sua millenaria dignità e vitalità. Il romanzo risulta così avvincente per la storia che narra ma, ancor più perché disegna una “architettura dei sentimenti” che supera il tempo e rende attuali vicende e comportamenti tanto lontani, creando nel lettore uno struggente desiderio di poter contare – come i protagonisti – su quei “porti sicuri” che De Michele magistralmente pone a conforto ed ausilio dei due giovani e sulla forza di sentimenti nobili, oggi sovente sostituiti dall’effimero e dall’egoismo, sentimenti che consentirono a quella generazione di superare anni tanto dolorosi.

Si tratta di una bella proposta nel panorama editoriale, un romanzo nel quale molti ritroveranno antichi luoghi della memoria ed i più giovani potranno scoprire in che modo i sentimenti veri riescano tenacemente, come suggerisce il titolo del libro, a superare ogni ostacolo.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui