Il Pd di Castel Morrone tramite un consigliere di minoranza consiliare lo ha definito “l’incredibile pasticcio combinato dall’Amministrazione comunale capeggiata da Pietro Riello” attribuendo, tanto per cambiare, le colpe all’Amministrazione Comunale e gettando la croce addosso al primo cittadino morronese.
La verità invece è tutt’altra, in quanto l’Amministrazione Comunale e la sua macchina amministrativa hanno funzionato bene, quello che non ha funzionato sono stati i database della società concessionaria del servizio di riscossione, la Publiservizi, che accortasi dell’errore ha provveduto non solo ad annullare gli avvisi di conguaglio inviati agli utenti ma anche ad inviare una formale nota di scuse all’Amministrazione Comunale nella persona del Sindaco Pietro Riello. La nota, prot. 1939/2013, a firma del Direttore Generale della società Dott.ssa Elena Natale recita così: “con la presente siamo spiacenti e rammaricati di dovervi informare che, a causa di un problema informatico, si è venuto a determinare un disallineamento del data base del servizio ai parametri tariffari TARSU adottati per l’annualità 2013 dall’Amministrazione Comunale con Deliberazioni di G.C. n. 75 del 13.11.2013 e di C.C. n. 44 del 29.11.2013, che a sua volta a comportato il calcolo e la produzione degli avvisi di conguaglio in base alle tariffe in essere nell’annualità 2012. Stiamo già provvedendo – continua la nota della Publiservizi – all’annullamento degli avvisi in parola ed alla contestuale remissione di avvisi per il pagamento da parte dei contribuenti degli importi TARSU 2013 dovuti a saldo, che saranno ristampati e rinotificati ai destinatari entro il prossimo 10 gennaio. Nelle more abbiamo predisposto un manifesto alla cittadinanza che sarà stampato ed affisso negli appositi spazi affissionali a nostra cura e spese, che si allega alla presente per Vostra opportuna conoscenza. Consapevoli del disagio causato – termina la missiva redatta dalla Dott.ssa Natale – restiamo a Vs. disposizione per concordare eventuali iniziative aggiuntive da porre in essere al fine di attutire il più possibile le eventuali conseguenze dell’errore in cui, nostro malgrado, siamo incorsi. In relazione a quanto sopra, onde venire incontro alle esigenze di liquidità dell’Ente e neutralizzare gli effetti del ritardato incasso degli importi TARSU relativi agli avvisi suddetti, assumiamo fin d’ora l’impegno ad effettuare a Vostro favore l’eventuale anticipazione infruttifera si somme di cui abbiate impellente necessità, a Vostra semplice richiesta.”