”Abbiamo sfruttato e violentato la nostra terra. Non pensiamo di esorcizzare con i botti l’anno orribile dei veleni sotto i nostri terreni illudendoci di eliminarlo, perchè non riusciremo mai ad azzerare il nostro passato”: è quanto ha affermato il vescovo di Acerra, monsignor Antonio Di Donna, in occasione della Giornata della pace, richiamando anche il recente decreto sulla Terra dei fuochi, nel quale si precisa che dovranno essere realizzate le mappature dei terreni inquinati entro 180 giorni.

”Fate presto – ha detto il vescovo – perchè cinque mesi sono troppi per l’economia agricola dei nostri territori”. Secondo monsignor Di Donna, infine, per diventare tutti veramente ”fratelli, dobbiamo imparare a rispettare la natura e coltivare la terra”.

 

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