Piedimonte Matese- Atto doveroso, all’indomani del sisma, quello relativo alla visita-sopralluogo del presidente della giunta provinciale Domenico Zinzi, arrivati “in paranza” in gruppo ieri mattina, ma in ritardo, ce lo consenta, rispetto alle problematiche delle scuole matesine.
Specie nella tempistica risolutiva come sanno gli utenti e gli operatori delle comunità scolastiche interessate. Ricapitoliamo. Poco più di un mese fa gli studenti dell’Itis “Caso” decisero di occupare l’istituto, che ora accoglierà gli uffici dell’agrario “Coppola”( Itis ed Ita formano un ente unitario quanto a gestione) dopo che la più che secolare istituzione scolastica, prima ancora ex convento, è stata interamente inagibile a seguito della “big” scossa del 29 dicembre . Ma occorre ricordare a chi ha la memoria corta o ad intermittenza che già una parte della struttura di via monte Muto era in stato di grave criticità : in particolare lo spazio laterale tanto da essere supportato esternamente da travi come dimostra la foto scattata a metà dicembre. Ma vi è di più. Proprio per far fronte a questa situazione preesistente e pendente la giunta provinciale, con una delibera varata ai primi di dicembre, ha disposto il finanziamento di circa 84.000 euro . Insomma una scossa ci vuole mai nei tempi burocratici per spendere i soldi già disponibili. L’istituto, infine, tecnico-industriale “Caso” necessita di vari interventi di rifacimento e riqualificazione di ampie sezioni della struttura che “soffre” di infiltrazioni di acqua( accentuatesi dopo il maltempo del mese scorso che ha “scoperchiato” una parte consistente del manto bituminoso e guaina protettiva dal tetto) nelle aule, nei corridoi e, soprattutto, in diversi laboratori. Anche qui occorre un’accelerata nei tempi di esecuzione degli interventi e chiarezza nei fondi disponibili.
Michele Martuscelli