Michele Tufano, segretario cittadino del Pd pomiglianese e neo eletto all’assemblea nazionale del partito, analizza il momento politico attuale e i quattro anni dell’amministrazione di centro destra pomiglianese. Se chiedessi ad un qualsiasi cittadino “Cosa ha fatto in questi quattro anni questa Amministrazione comunale?’”, penso risponderebbe sicuramente così: ha raddoppiato i tributi comunali con la Tares e costruito la rotonda di Napoli- via Roma intasando il traffico.
Senza dimenticare l’arresto in flagranza di un assessore e di un consigliere per tangenti. Andando avanti penso che ad un qualsiasi pomiglianese verrebbe in mente tutta questione legata alle strisce blu, l’aumento del traffico, la totale inesistenza di politiche sociali, un’inefficienza generale, e quasi una “feudalizzazione” della macchina comunale. Nell’ultimo manifesto, ad esempio, intitolato “Meritate di più”, raccontavamo di come la competizione politica dovrebbe essere la più bella tra le sfide perché racchiude idee diverse per il miglioramento della Città, mentre qualcuno vuole ridurla ad una becera rissa volgare e personale, cercando così di nascondere quasi 4 anni di immobilismo. L’ultima Festa de L’Unità, in cui abbiamo bonificato l’area della vecchia stazione, è stata l’occasione per distinguerci nettamente da quest’immobilismo e spiegare che la Politica, può essere una cosa bella e che i Partiti, quando rappresentano una comunità politica reale, aperta e non autoreferenziale, possono essere una cosa utile. Con quell’operazione abbiamo dimostrato che con le idee giuste e l’impegno un problema può diventare una risorsa. Ai cittadini scettici e distanti quindi risponderei: “ora non è più tempo di indignarsi, è tempo di impegnarsi.” La nostra città vive una fase drammatica. Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti per costruire una grande forza popolare in grado di elaborare progetti di sviluppo del territorio e di invertire i processi di declino. D’altronde, come nel resto del Paese, anche in questa Città si sedimentano forze politiche dedite all’antagonismo: sempre contro qualcosa o qualcuno, difficilmente per costruire qualcosa di concreto. Noi ai cittadini non chiediamo questo: non chiediamo di essere antagonisti, ma protagonisti! Assistiamo alla chiusura di un ciclo politico. C’è, insieme con i cittadini, da elaborare una nuova fase della storia di questa città in cui la Politica torni protagonista e ricominci a dare risposte concrete ai problemi dei cittadini. Noi siamo pronti. Vogliamo costruire tempi migliori”.