MACERATA. Era nell’aria. Il consigliere comunale Sebastiano Palmieri, dopo aver lasciato la maggioranza del sindaco Luigi Munno e aver, letteralmente, strappato la tessera del Partito democratico, ha ufficialmente aderito al Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo.
In una nota spiega perché: «Il Movimento 5 Stelle? Da quando ho deciso di entrare a farne parte – esordisce -, i miei presunti amici mi hanno chiamato populista, disfattista, sciacallo, seguace di un comico, ma non me ne frega niente. Ho lasciato il Partito democratico prima delle elezioni a segretario di Matteo Renzi. Quando entrai nei Democratici di sinistra, nel 2006, ero stato da pochi mesi rieletto consigliere comunale a Macerata Campania; la tessera la firmò Massimo D’Alema e la consegnò nelle mie mani. La mia scelta – prosegue – scaturì dal fatto che l’appartenenza a un partito, soprattutto per chi occupa cariche politiche, fosse cosa buona e giusta, non sto qui a raccontare quello che ho visto, o meglio non visto, in otto anni di appartenenza al partito, mi dilungherei troppo. Voglio solo dire una cosa: da quando mi sono iscritto al meetup “Amici di Beppe Grillo di Macerata Campania”, la mia vita politica e sociale è cambiata, la mia coscienza pesa di meno. Ho conosciuto persone straordinarie: semplici, genuine, intelligenti, coerenti, attente alla situazione reale del paese e, soprattutto, al di là del titolo di studio o della professione, senza la puzza sotto al naso. Se avessi voluto cercare persone così, nel partito che ho lasciato – spiega -, anche con una lente d’ingrandimento, avrei fatto fatica a trovarne. Da quando ho aderito all’M5S, su Facebook sto chiedendo e ricevendo amicizia tutta Italia, da Trapani a Chiasso. Persone stupende, sensibili, persone coraggiose, socievoli, persone con un’apertura mentale straordinaria. Persone appena conosciute, ma che ho avuto l’impressione di conoscere da sempre. E non parlo di semplici simpatizzanti o iscritti, ma di senatori, di parlamentare della Repubblica che animano i gazebo con l’entusiasmo di un attivista.
Ho partecipato a Macerata al “Reggia di Carditello Day” e ho avvertito la sensazione di aver fatto una cosa giusta. Sono populista, disfattista, sciacallo, il mio capo è un comico? Non importa. Sono orgoglioso, perché i miei figli sanno che anche solo condividendo un post su Fb il padre lo sta facendo per liberare l’Italia dalla casta e dalle lobby. Viva Beppe Grillo! Colui che negli anni Ottanta mi faceva ridere – conclude Palmiero – oggi mi fa sognare».