“E’ necessario che vengano riesaminate tutte le domande presentate, adottando un unico metodo di valutazione, onde evitare disparità che, allo stato, penalizzano la sola provincia di Caserta a vantaggio di altre province”.
All’indomani della riunione straordinaria tenutasi presso la Comunità Montana del Matese, alla quale hanno preso parte, tra gli altri, i sindaci del comprensorio ed i rappresentanti della Provincia di Caserta e delle organizzazioni sindacali e professionali, il vice presidente della Commissione Attività Produttive del Consiglio Regionale della Campania, onorevole Angelo Consoli, ha presentato un’interrogazione urgente, indirizzata al presidente della giunta, Stefano Caldoro, ed all’assessore con delega all’Agricoltura, Daniela Nugnes, inerente il respingimento di tutte le domande degli allevatori del Matese, nell’ambito del Psr Campania 2007-2013 (sostegno al pascolo estensivo). “Ancora una volta – tuona l’onorevole Consoli – si ripete la penalizzazione a danno della provincia di Caserta che si vede, purtroppo, privata di risorse, come già accaduto nell’anno 2008, per un ammontare di oltre dodici milioni di euro”. Una situazione che ha dell’incredibile e che testimonia, ancora una volta, la disattenzione della Regione nei confronti del territorio casertano. Nella premessa dell’interrogazione, a risposta scritta, depositata stamani agli uffici di Presidenza dall’onorevole Consoli, si legge che “il servizio territoriale provinciale di Caserta, con protocollo n°817044 del 28/11/2013, ha comunicato alla Regione Campania che, tutte le domande presentate dagli allevatori del Matese allo Stapa Cepica di Caserta, sono risultate inammissibili e che tale nota è stata riportata nel decreto dirigenziale 401 del 04/12/2013 modificato dal successivo decreto dirigenziale n°532 del 6/12/2013 pubblicato sul Burc n°71 del 16/12/2013”. Nel testimoniare, infine, la propria vicinanza agli allevatori matesini, definendo una vergogna quanto accaduto a quest’ultimi, Consoli interroga il presidente Caldoro e l’assessore Nugnes affinché “valutino l’opportunità di riformulare il decreto dirigenziale in oggetto che vede privata la provincia di Caserta di risorse importanti”.