I segretari delle sigle confederali Cgil, Cisl, Uil e Ugl della Campania incontreranno oggi il presidente della Regione Stefano Caldoro, e nei prossimi giorni il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, per affrontare la questione San Carlo in seguito alla spaccatura del Cda sull’adesione al decreto ‘Valore Cultura’ che ha prodotto le dimissioni di quattro componenti su sei, tra cui quelle di Caldoro.

A riferire dell’incontro, il segretario regionale della Cisl Lina Lucci a margine della presentazione del Forum Cattolico in programma lunedì 13 al Palabarbuto di Napoli. ”Chiediamo a tutti – ha detto Lucci – di fare un passo indietro. Tutti i componenti del Cda – ha aggiunto – devono riflettere bene prima di dimettersi perché le istituzioni si dimettono dimenticando che non c’è solo il rispetto della legge, ma anche il rispetto per la collettività. Il San Carlo è patrimonio della comunità e si deve tenere conto di questo”. A tutte le istituzioni, il segretario della Cisl Campania chiede di ”tornare sulle decisioni assunte e di incontrare al più presto il ministro Bray per spiegargli che il San Carlo ha il migliore contratto integrativo d’Italia che guarda all’economicità, che salvaguarda le professionalità dei lavoratori e al futuro della struttura”. Un sindacato, dunque, critico rispetto alle dimissioni di parte del Cda, ma anche rispetto alla posizione assunta dal sindaco de Magistris. ”Il sindaco – ha affermato Lucci – ha immaginato, sbagliando, di difendere i lavoratori ed ha ottenuto le dimissioni di chi invece deve avere un ruolo per portare a casa un risultato. Il rischio – ha proseguito – è ora quello di restare fuori dalle fondazioni e dai finanziamenti e ciò significa declassare il San Carlo e far precipitare la città nuovamente in serie C”.

 

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