Piedimonte Matese- Una rete territoriale per il recupero e la valorizzazione della biodiversità agro-alimentare con la creazione di un presidio di produttori di prodotti agro-alimentari di pregio a rischio d estinzione.

A  scendere in campo due marchi associativi di eccellenza come Slow food(SF) Campania e la relativa fondazione SF, soggetti che si sono aggiudicati il bando pubblico pubblicato dal Gal-Alto Casertano(una delle iniziative più qualificate)  e finanziato nell’ambito del piano di sviluppo rurale. Il progetto del Gal( il gruppo di azione locale con un ambito territoriale di intervento che abbraccia tre comunità montane) è stato presentato nei locali della  biblioteca di Piedimonte Matese alla presenza dei vertici del Gal e delle associazioni regionali e territoriali di Slow Food( un momento dell’incontro -foto Salvatore Di Vilio ndr). Il progetto si deve alla felice intuizione del Gal che ha inserito nel  proprio piano di sviluppo locale(PSL) un’azione destinata a compiere uno studio efficace per l’individuazione di colture ed allevamenti tradizionali a rischio di scomparsa e la selezione di microfiliere locali: l’attivazione di tale progetto avverrà con l’uso dei fondi della misura 412 del PSL Alto Casertano “giardino di Terra di Lavoro”. Di  azione di recupero ha parlato il presidente del Gal , Ercole De Cesare: “ occorre aggiungere un ulteriore fondamentale tassello per il recupero di un patrimonio genetico delle produzioni locali delle nostre comunità con la stipula della convenzione per continuare il percorso di costruzione di un’immagina condivisa e sostenibile dell’Alto Casertano” dichiara De Cesare. Nella prima parte degli interventi, coordinati da Antonio Puzzi, segretario esecutivo SF-Campania, in rappresentanza dello Stapa Cepica ha spiegato l’importanza dell’azione anche il dirigente regionale settore agricoltura, Francesco Marconi :”è un’iniziativa valida  non solo sul piano scientifico e culturale in relazione alla salvaguardia della biodiversità  ma economico per la  valorizzazione delle produzioni e  di stimolo ai mercati di prossimità. “L’idea l’abbiamo avuta nel 2010, anno della biodiversità- ha aggiunto il coordinatore operativo del Gal , Pietro Cappella illustrando sommariamente la procedura di gara vinta da SF come soggetto esecutore del progetto.”Il recupero della biodiversità ci consentirà di offrire un contributo decisivo all’autodeterminazione ed allo sviluppo locale.Delle specie osservate e selezionate saranno redatti i disciplinari di produzione mediante i quali sarà verificata la fattibilità di attivare alcuni presìdi(raggruppamenti di produttori ndr) Slow food e propulsori saranno le condotte SF Matese, Volturno e Massico, Roccamonfina, la fondazione SF per la biodiversità ed i tecnici individuati dal coordinamento regionale SF Campania” ha detto Cappella. Un’iniziativa  che punta ad aumentare il richiamo attrattivo e di leva per lo sviluppo locale  su  solide basi scientifiche ha parlato anche il consulente Augusto Cattaneo.

Michele Martuscelli

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui