False documentazioni per intascare indebitamente fondi comunitari che riuscivano ad incassare anche facendo risultare come coltivati a tabacco terreni i cui proprietari erano all’oscuro: nove persone sono destinatarie di misure cautelari nell’inchiesta denominata “Virtual Tabacco” coordinata dal procuratore capo di Avellino, Rosario Cantelmo, e condotta dai carabinieri del Nac di Salerno, di Parma e della Compagnia di Mirabella Eclano (Avellino). Tre persone sono finite in carcere, cinque agli arresti domiciliari e per un’altra è stato disposto l’obbligo di dimora.
La truffa andava avanti dal 2006 e il sodalizio aveva la sua base nel centro di raccolta e di prima trasformazione del tabacco di Frigento, in provincia di Avellino. Posti sotto sequestro conti correnti e beni immobili nella disponibilità degli indagati per 600 mila euro.