«Quando nel dicembre 2012 proponemmo di utilizzare i fondi sottratti alla camorra per bonificare i territori devastati dalle ecomafie in tanti ci presero per visionari, oggi è bello vedere quella proposta fatta propria dal Parlamento e trasformata in un emendamento al disegno di legge sulla terra dei fuochi. E’ un passo importante, ma attenzione al tentativo già in atto della camorra di fare proprio questo business».

Lo afferma il Presidente della Commissione Regionale Bonifiche e Ecomafie Antonio Amato «In ogni caso, questo disegno di legge resta solo l’inizio di un percorso complesso e articolato, tutti sono chiamati a fare di più, e il richiamo, oltre che per il Governo, deve valere soprattutto per gli enti locali, a partire dalla Regione. Anche per questo la prossima settimana incontreremo ancora rappresentanti di comitati e associazioni insieme all’assessore Romano. Si deve sviluppare un percorso a 360° sul ciclo rifiuti» prosegue Amato «che comprenda temi di fondamentale importanza come la raccolta differenziata, la riduzione della produzione di rifiuti, e lo smaltimento degli stessi. Senza dimenticarci dello smaltimento delle ecoballe, che non può avvenire attraverso un termovalorizzatore a Giugliano e va affrontato con verità e trasparenza una volta per tutte, definendo un percorso condiviso con le comunità locali. Queste hanno sviluppato un know-how che è una risorsa essenziale. Non basta dare una pacca sulla spalla e complimentarsi con quanti in prima persona si stanno battendo per il nostro territorio, piuttosto queste risorse devono essere coinvolte in processi di discussione e di scelta condivisi e aperti. Per questo» conclude il Presidente della Commissione Regionale «immagino che questa commissione, come in parte è già stato in questi anni e dovrà essere sempre più in futuro, possa essere utilizzata come tavolo permanente di confronto tra cittadini e istituzioni»

 

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