RECALE. Parte all’insegna della musica popolare e della gastronomia contadina la festa di Sant’Antonio Abate, in programma a Recale il 17 e il 19 gennaio. L’evento è organizzato dalla Pro loco “Nuova Recale”, presieduta da Andrea Mastroianni, e quest’anno avrà come ospite d’eccezione Franco Pezone, presidente provinciale dell’Unpli, nonché direttore del dipartimento dell’Unpli nazionale per la salvaguardia dei patrimoni immateriali; e soprattutto in questa vesta che Pezone sarà in città, perché la festa di Recale sarà inserita tra le manifestazioni che salvaguardano la cultura e le tradizioni dei popoli.

Tre le parole d’ordine che caratterizzeranno la due giorni dedicata al santo protettore degli animali: «tammorra», «panorra» e «fuòco». Il momento più atteso si celebrerà in piazza Aldo Moro, domenica, alle 19, con la tradizionale benedizione degli animali, l’accensione del falò, «’a rriffa», ossia la vendita all’asta dei beni in natura e lo spettacolo musicale dell’associazione radici di Marcianise, dal titolo «Forasona», dove «fora» sta per aperta campagna e «sona», per i suoni che provengono dai campi. La performance esalterà la musica tradizionale del basso casertano, con antichi e rari canti di lavoro, utilizzando strumenti tradizionali come tammorre, castagnette, flauti, chitarra battente, ma soprattutto attrezzi agricoli come zappe, crivi e villi. Durante la serata, sarà possibile degustare la «panorra» (pane fatto in casa, olio di oliva, broccoletti di campagna e salsiccia di maiale allevato in masseria) e altri piatti tipici della tradizione: cotiche, salsiccia piccante di polmone, zuppa di ceci, caldarroste, il tutto annaffiato da buon vino locale. I premi non assegnati nella riffa saranno consegnati alle dame di San Vincenzo e devoluti ai più bisognosi. Per il gran finale, non poteva mancare lo sparo dei fuochi («’o ciucc e fuoc», «’o tracc» e «’a batteria”») a cura dei fuochisti Roggiero di Macerata Campania. I festeggiamenti inizieranno il 17 gennaio, alle 18.30, nella chiesa di Santa Maria Assunta con la messa officiata don Franco Catrame, in memoria dei compianti componenti dello storico comitato; poi, nell’adiacente congrega, l’agape fraterna. Il 19, alle 9.00, ci sarà il lancio di bombe-carta per salutare l’alba del giorno della festa; alle 9.30, dal sagrato della chiesa partirà il corteo con la statua del santo, che, durante tutto l’arco della giornata, attraverserà le strade cittadine. Alle 15, in piazza Moro, in collaborazione con il gruppo scout Agesci di Recale, la prima edizione de «I giochi di una volta», alla riscoperta dei giochi con i quali si divertivano i nonni. Alle 17.30, la solenne processione di Sant’Antonio, che, accompagnata dalle autorità civili e religiose e dai gruppi parrocchiali, dalla chiesa si snoderà fino all’auditorium della scuola media, dove sarà celebrata una seconda messa, animata dalla corale parrocchiale. A seguire, la deposizione di una corona di fiori commemorativa al Monumento ai Caduti di tutte le guerre. «Si ringraziano – dichiara il presidente Mastroianni – tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di quest’evento: don Franco Catrame, don Michele Tagliafierro, il gruppo Scout Recale 1, l’amministrazione comunale, la polizia municipale e la protezione civile comunale. Ci auguriamo di poter continuare a essere testimoni di antiche memorie anche negli anni a venire».

 

 

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