Si sono visti aumentare la tassa per la raccolta dei rifiuti urbani del 300 per cento e, per questo, molti ristoratori di Sorrento (Napoli), hanno deciso di mettere in campo azioni di protesta contro una decisione che, a loro parere, “è improponibile per tanti motivi”. L’ufficio tributi del Comune registra, ogni giorno, un afflusso considerevole di cittadini che chiedono lumi sugli aumenti registrati: molti si chiedono come mai, nonostante la città sia tra le più virtuose della Campania, invece di ricevere sconti, visto i risultati della raccolta differenziata, subiscono aumenti di anno in anno
. I ristoratori della città, una trentina, si sono dati appuntamento, domani pomeriggio, per decidere come reagire alla nuova Tares. In molti, malgrado Sorrento viva, in questi mesi (gennaio e febbraio), un periodo turistico meno intenso, sono rimasti comunque aperti per fornire il servizio di ristorazione a concittadini, turisti e pendolari dei week end. Dalla “Basilica” al “Parrucchiano”, da “L’Abate” a “Re Food”, per passare dal “Caruso” e tanti altri – ma anche bar come “Il Fauno” e il bar “Ercolano” – si sono coordinati per restare aperti e rendere la città vivibile, anche se i clienti sono certamente meno numerosi rispetto agli altri periodi dell’anno